L’Asia è il continente più grande, con una superficie di oltre 44 milioni di km2, corrispondente a circa un terzo delle terre emerse; assieme all’Europa forma il continente euroasiatico. L’Asia, con l’eccezione di qualche isola dell’Insulindia, è tutta compresa nell’emisfero settentrionale; confina a nord con il Mar Glaciale Artico e con lo stretto di Bering che la divide dall’America, a sud con l’Oceano Indiano, a est con l’Oceano Pacifico, a ovest è delimitata dal Mar Rosso, dal Mar Mediterraneo, dal Mar Nero. La dividono dall’Europa il fiume Ural e i monti Urali e del Caucaso. Inoltre, l’Asia è unita all’Africa dall’istmo di Suez.
Erodoto fu il primo che, nel periodo dell’espansione greca verso oriente (V-IV sec. a. C.), fornì notizie sull’Asia. In epoca romana (V sec.), si ebbero scambi commerciali con i mercanti cinesi. Nella seconda metà del XIII sec. i fratelli veneziani Niccolò e Matteo Polo effettuarono due spedizioni: alla seconda, che durò ventiquattro anni, partecipò anche il figlio di Niccolò, Marco, autore de Il Milione, resoconto dei viaggi della famiglia. Alla fine del XV sec. Vasco da Gama aprì la strada marittima all’India dopo la circumnavigazione dell’Africa. Qualche decennio più tardi Magellano sbarcò alle Molucche nel 1521. Solo nel XVIII sec. le esplorazioni assunsero un carattere scientifico: Bering e Čeljuskin si spinsero verso nord. Durante la colonizzazione, nella seconda metà del XIX sec., aumentò notevolmente la conoscenza delle zone interne.
Asia occidentale
Morfologia – Solo un quinto del territorio è costituito da isole e penisole, per un totale di 70.000 km di costa. Le coste del nord, dove il Mar Glaciale Artico è gelato per buona parte dell’anno, sono basse e poco frastagliate. Le coste orientali presentano penisole allungate (Kamčatka, indocinese, malese) e sono orlate da parecchie isole (Curili, arcipelago giapponese, Ryukyu, Taiwan, Filippine, Borneo). A est di questa barriera di isole, l’oceano presenta i punti di massima profondità. A sud-est le isole dell’Indonesia (Giava, Sumatra e isole minori) danno origine a mari interni come il Mare di Sulu, di Celebes, della Sonda e di Banda. Le coste del sud si affacciano su due vaste insenature, il golfo del Bengala e il Mar Arabico.
Asia sudorientale
Qui si sviluppano le più grandi penisole dell’Asia, quella anatolica, che si allunga dal Mediterraneo all’Europa, quella arabica, attorniata dal Mar Rosso e dal Mar Arabico, quella indiana, di forma triangolare e quella indocinese che delimita l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico. Infine la costa occidentale, poco articolata, si affaccia sul Mar Nero. Dal punto di vista della morfologia, il territorio dell’Asia si può dividere in tre zone all’incirca omogenee: l’area settentrionale, quella centrale e quella sudorientale. La prima zona coincide approssimativamente con il bassopiano Siberiano, che prosegue a sud nel bassopiano Turanico. La zona centrale presenta le catene montuose che sono la prosecuzione dell’arco alpino europeo, con i rilievi del Ponto, l’acrocoro armeno (monte Ararat), lo Zagros, che delimita l’altopiano iraniano, l’Elburz e l’Hindu Kush. Queste catene montuose si riuniscono nel nodo orografico del Pamir, da cui derivano altre due ramificazioni di monti: l’una diretta verso nord-est giunge allo stretto di Bering, l’altra porta ai sistemi di Kunlun e dell’Himalaya, che culmina nella vetta più alta del mondo, il monte Everest (8.848 m). Questi due sistemi delimitano l’esteso altopiano del Tibet, dove l’altezza media oltrepassa i 5.000 m, e il deserto del Gobi. Dal Tibet orientale partono altre catene montuose, che costituiscono l’ossatura della penisola indocinese. La terza unità morfologica, quella sudorientale è formata dai tavolati delle penisole dell’Arabia e del Deccan, alture di antichissima origine livellate dall’erosione e più alte nelle zone periferiche.
Russia asiatica
Clima – Varia molto da zona a zona, essendo influenzato dalla dilatazione del continente in latitudine, dall’altitudine, dall’azione dei mari, dai monsoni. Si individuano diverse fasce climatiche; vige un clima equatoriale, con temperatura costante attorno ai 26 °C, caldo-umido e alte precipitazioni, in Insulindia, Filippine, penisola malese, coste della Birmania. Il clima tropicale, con escursione termica e forti piogge nel periodo del monsone estivo, investe penisola arabica, Indocina, Deccan, Sri Lanka. Il clima subtropicale, con inverni più temperati ed estati con abbondanti piogge monsoniche, riguarda la pianura indogangetica, il Giappone meridionale e la Cina centrorientale. Il clima mediterraneo, caratterizzato da inverni piovosi e miti, estati calde e secche, è riscontrabile in una limitata fascia costiera nell’Asia Minore e in Siria. Il clima continentale, con notevoli escursioni termiche e piogge limitate, si ha in corrispondenza delle steppe e dei bacini montani di Mongolia, Tibet, Iran e Anatolia. Il clima subartico, tipico di quasi tutta la Siberia, presenta lunghi e gelidi inverni (si raggiungono temperature di -70 °C), estati corte, ma tiepide e precipitazioni distribuite in modo regolare nel corso dell’anno.
Idrografia – L’Asia è il continente con il maggior numero di corsi d’acqua di grandi dimensioni. I corsi dei fiumi sono divisi in tre versanti: indiano, pacifico e artico. Sono assenti nella sola zona centrale, dal Mar Caspio al deserto di Gobi. Alcuni bacini interni (zone endoreiche) non hanno uno sbocco al mare. I fiumi della Siberia (Ob, Jenisej, Lena) si riversano nel Mar Glaciale Artico. Terminano nel Pacifico l’Amur, lo Yangtze Kiang (il Fiume Azzurro, il più lungo dell’Asia), lo Huang He (il Fiume Giallo). Nell’Oceano Indiano confluiscono invece l’Indo, il Gange, il Godavari, il Tigri, l’Eufrate e il Brahmaputra.
Il lago più esteso dell’Asia è il Mar Caspio, che è anche il lago più esteso del mondo. Come il lago d’Aral, è quanto rimane di un arcaico mare interno. Vi sono anche alcuni laghi di origine tettonica, come il Bajkal e il Mar Morto.
Cina, Giappone e Mongolia
Flora e fauna – Il tipo di vegetazione spontanea cresce in relazione al clima. Alla zona del Mar Glaciale Artico corrisponde una striscia di tundra, con muschi, licheni e piccoli arbusti. Procedendo verso sud si incontra la grande foresta boreale (taiga) che ospita conifere, betulle e pioppi. Si hanno quindi la savana (nelle regioni a regime monsonico) e la macchia a sempreverdi di boscaglie (in quelle subtropicali). La foresta tropicale è tipica delle regioni indiane e malesi dove abbonda la pioggia. Nella zona equatoriale dominano il bambù, le palme, il teak e molti alberi che forniscono legni pregiati, tra cui ebano e mogano.
Tra gli animali che vivono nella tundra, l’orso bianco, la renna, la volpe polare, la pernice, la civetta delle nevi, la lepre bianca, il lemming. La taiga è popolata da orsi bruni, lupi, ermellini, zibellini, volpi argentate, martore, lontre, puzzole, castori e cervi. Nella steppa e nei deserti si trovano, variamente distribuiti, leoni (rari), tigri, struzzi, leopardi, iene, sciacalli, antilopi, gazzelle, dromedari, cammelli e, solo nelle regioni montane, lo yak e il panda. Foreste tropicali e savana accolgono elefanti, rinoceronti, tigri, pantere, ghepardi, oranghi, gibboni, macachi e moltissime specie di Uccelli. Grande è l’abbondanza di Rettili, Pesci e Aracnidi.
Popolazione – I più antichi ritrovamenti fossili umani sono stati fatti in alcune regioni sudorientali (Pitecantropo di Giava e Sinantropo di Choukoutien, vicino a Pechino) e risalgono al Quaternario antico. In Palestina e a Giava sono stati invece rinvenuti resti fossili di paleantropi, simili alla razza dei neandertaliani europei. Gli abitanti dell’Asia, con circa 4,5 miliardi di persone (più di un miliardo i cinesi e più di un miliardo gli indiani), corrispondono a tre quinti della popolazione mondiale. Vi è una grande disparità nella distribuzione delle genti; vi sono zone con un addensamento spropositato, come le pianure alluvionali della Cina e dell’India, il Giappone, Giava, Hong Kong (massima densità, oltre 5.000 ab./km2), e zone praticamente disabitate, come gli altipiani iranico e tibetano, la tundra e la taiga in Siberia. I gruppi etnici dell’Asia sono molto variegati, il risultato di secoli di migrazioni. Nella razza gialla si distinguono mongolidi, cinesi, tungusi, parte dei malesi e tibetani. I bianchi sono presenti con arabi, armeni, indiani, caucasici, persiani, singalesi e ainu. I neri sono in minoranza e sono rappresentati da dravida (Deccan), negritos (Filippine) e vedda (Sri Lanka).
Molte le città con oltre un milione di abitanti. La maggioranza si trovano in Cina, Giappone e India; tra esse ve ne sono alcune delle più grandi del mondo (Tokyo, Pechino, Osaka, Delhi, Mumbai, Calcutta, Shanghai, Tientsin, Wuhan).
Economia – Economicamente il continente è ancora piuttosto arretrato, a causa anche della scarsa disponibilità delle acque in alcune zone, anche se si stanno conducendo immani sforzi in alcuni Paesi per passare da una cultura di sussistenza a una produzione moderna. Notevole impulso si è avuto grazie ai miglioramenti apportati nei sistemi d’irrigazione, allo sfruttamento di nuove aree e alla modernizzazione della tecnologia. L’Asia è al primo posto nel mondo per la produzione del riso (Cina, India, Indonesia), del caucciù (Malesia, Indonesia), del cotone (Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Cina, India, Pakistan), dello zucchero (India, Cina, Thailandia) e del tè (Cina, India e Sri Lanka). Le foreste di conifere della Siberia e quelle tropicali (sandalo, teak) corrispondono a un terzo del patrimonio mondiale. Assai importante anche l’allevamento (suini, bufali, caprini, asini, ovini, cavalli, bachi da seta).
I Paesi industrialmente più sviluppati sono Cina, Giappone, Taiwan e Corea del Sud. L’Asia è il primo produttore mondiale di stagno (Cina, Malesia, Thailandia, Indonesia) e occupa una posizione ragguardevole anche nella produzione di petrolio nel Golfo persico e in Siberia, Cina, Indonesia. Vi sono inoltre giacimenti di argento, cromo, antimonio, magnesite, bauxite e rame.
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