La seconda legge della dinamica (detta anche principio di proporzionalità) afferma che l’accelerazione è proporzionale alla forza e la costante di proporzionalità è la massa.
Ciò si esprime con l’uguaglianza a=F/m che in forma vettoriale si scrive usualmente come:
Come si vede, se si applica la stessa forza a due corpi diversi, quello con massa minore accelera di più; se la massa del primo corpo è doppia rispetto a quella del secondo, l’accelerazione del primo corpo sarà la metà di quella del secondo.
La massa (simbolo m, detta anche massa inerziale) rappresenta la misura dell’inerzia (la tendenza di un corpo materiale a mantenere il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme) di un corpo.
Nel Sistema Internazionale, l’unità di misura della massa è una delle sette unità fondamentali da cui derivano tutte le altre. All’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure a Sèvres, è conservato un cilindro di platino-iridio (una lega molto stabile nel tempo) che viene assunta come l’unità di misura campione della massa (chilogrammo o anche chilogrammo-massa) e indicata con il simbolo kg.
Applicando il secondo principio della dinamica, l’unità di misura della forza è il newton (N) che è la forza che si deve applicare a una massa di un kg per imprimerle un’accelerazione di 1 m/s2. Lo strumento di misurazione statica delle forze è il dinamometro, inventato a metà del XVIII sec. da Le Roy. I tipi più semplici sono considerati quelli elastici, costituiti generalmente da una molla elicoidale: la misura della forza è data dalla deformazione elastica della molla.
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