Per studiare i corpi rigidi è necessario introdurre il baricentro (che differisce dal centro di massa perché quest’ultimo è applicabile anche in assenza di gravità) cioè il punto di applicazione della risultante delle forze peso che agiscono su ogni parte di un corpo. Viene anche detto centro di gravità in quanto, se si sospende un qualsiasi corpo per il suo baricentro, il corpo stesso rimane in condizione di equilibrio. Il baricentro delle figure geometriche ne costituisce il centro geometrico. Prendendo in considerazione le figure piane più elementari, il baricentro del triangolo coincide con il punto di incontro delle bisettrici degli angoli, che suddivide in due segmenti che sono l’uno il doppio dell’altro. Quello dei parallelogrammi si identifica con il punto di incontro delle diagonali e quello del cerchio corrisponde al centro. Anche i solidi possiedono un proprio baricentro che, per il cono e la piramide regolare, è collocato sull’altezza (a un quarto della sua lunghezza dalla base), per i parallelepipedi coincide con il punto di incontro delle diagonali e per la sfera si identifica con il centro. In ogni sistema composto da due punti isolati (come quelli costituiti, in astronomia, da un pianeta e un suo satellite o da una coppia di pianeti gemelli) il baricentro è posto in un punto del segmento che li congiunge e che suddivide il segmento stesso in due parti inversamente proporzionali alle due masse.
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