La fase successiva alla patristica è la scolastica; il termine deriva dal fatto che i centri di maggiore sviluppo sono le scuole religiose e le università. Pur nella pluralità di indirizzi, si riconoscono come caratteri comuni della scolastica la centralità della fede e il rapporto tra ragione e dogma religioso. Si possono distinguere quattro periodi:
- epoca pre-scolastica (dall’VIII secolo al IX secolo) il cui massimo esponente deve considerarsi Giovanni Scoto Eriugena.
- Alta scolastica (dal X secolo al XII secolo) la cui figura di spicco fu Anselmo d’Aosta, a cui seguono altri come Pietro Abelardo.
- Bassa scolastica, l’apogeo coincidente con il XIII secolo, grazie alla diffusione del pensiero di Alberto Magno e Tommaso d’Aquino, a cui si contrappone specularmente quello di Bonaventura.
- Tarda scolastica, collocabile dopo Duns Scoto, il cui principale esponente fu Guglielmo di Ockham.
Una ripresa del pensiero scolastico, nella forma del tomismo, si è avuta a partire dal XIX sec. (neoscolastica).
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