Ecco di seguito una breve descrizione dei principali componenti bipolari presenti nei circuiti elettronici.
Un generatore (ideale) di corrente è un componente in grado di generare una corrente elettrica con le caratteristiche costanti nel tempo, indipendentemente dal suo carico, ovvero da ciò che si trova nella parte rimanente del circuito che insiste sui suoi morsetti. Il simbolo di un generatore ideale di corrente è un cerchio con all’interno una freccia. Il verso della freccia indica il flusso della corrente, opposta al moto degli elettroni.
Un generatore (ideale) di tensione è un componente in grado di generare una tensione elettrica ai suoi poli con le caratteristiche costanti nel tempo, indipendentemente dal suo carico, ovvero da ciò che si trova nella parte rimanente del circuito che insiste sui suoi morsetti. Il simbolo di un generatore di tensione è raffigurato da un cerchio con all’interno i simboli + e -, che indicano la polarità della tensione (+ il punto a tensione più alta, – quello a tensione più bassa).
Un resistore è il componente che oppone una determinata resistenza al passaggio della corrente tra i suoi due estremi (poli). Poiché la grandezza a esso associata è appunto la resistenza elettrica, viene spesso impropriamente indicato con il termine resistenza. Il simbolo grafico di un resistore è il seguente:
Generalmente nei circuiti elettronici, accanto al resistore viene indicato un numero che indica la sua resistenza.
I generatori di corrente e tensioni reali sono schematizzati da un generatore di corrente e tensioni ideali rispettivamente in serie o in parallelo con una resistenza:
Il condensatore è un componente costituito da due piastre, o armature, di materiale conduttore, separato da un materiale isolante (detto dielettrico). Applicando una differenza di tensione alle due armature, si crea un campo elettrico. L’energia elettrostatica generata si “accumula” o condensa all’interno del dielettrico, in quanto la carica elettrica si dispone sulle due superfici interne delle piastre a contatto con il dielettrico. La carica è proporzionale alla tensione applicata e la costante di proporzionalità è una caratteristica di quel particolare condensatore che si chiama capacità elettrica e si misura in farad (cioè un farad è la capacità elettrica di un condensatore che ha carica di un coulomb quando si applica una differenza di potenziale di un volt; da un punto di vista delle unità di misura, farad=coulomb/volt).
Il simbolo grafico di un condensatore è il seguente:
Il diodo è un componente elettronico in grado di far passare la corrente solamente in un verso, dall’anodo (il suo polo positivo) al catodo (quello negativo). Il suo simbolo grafico è infatti una freccia stilizzata che indica la direzione della corrente: quando il diodo conduce la corrente (se la tensione è positiva o maggiore di una soglia) si dice che è polarizzato.
Esistono vari tipi di diodi, ma il più conosciuto è il diodo a emissione di luce, o LED (acronimo dell’inglese Light Emitting Diode). Quest’ ultimo è in grado di illuminarsi quando è polarizzato. Il colore della luce emessa dipende dalla tensione applicata, che di solito è dell’ordine di pochi volt. Diodi a luce infrarossa sono invece i costituenti principali della maggior parte dei telecomandi. Il LED non deve essere confuso con il fotodiodo, che ha invece la funzione opposta: cattura la luce e la trasforma in segnale elettrico.
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