Alcuni circuiti digitali sono particolarmente importanti nella realizzazione dei sistemi per l’informatica, ma anche per oggetti di uso quotidiano, come un orologio o un termometro digitali. Per confrontare, sommare, memorizzare i segnali digitali si usano componenti elettronici dedicati, il cui studio e la cui realizzazione fanno parte dell’elettronica digitale.
I circuiti digitali si distinguono in due grandi classi: i circuiti combinatori e quelli sequenziali. Un circuito si dice combinatorio se i valori delle uscite, in ogni istante, dipendono esclusivamente dai valori in ingresso. Un circuito combinatorio, per definizione, non può contenere anelli di retroazione (feedback). Un circuito sequenziale è tale se i segnali di uscita, in un determinato istante, dipendono non solo dai segnali di ingresso allo stesso istante, ma anche dalla storia precedente del circuito (cioè dai valori di ingresso-uscita degli istanti precedenti). Un circuito sequenziale ha bisogno quindi di segnali di temporizzazione e può presentare retroazioni.
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