La maggior parte degli elementi del sistema periodico sono metalli, per esempio gli elementi dei sottogruppi IA (metalli alcalini), IIA (metalli alcalino-terrosi), IIIA (a esclusione del boro) e quelli dei sottogruppi B (metalli di transizione).
In genere, si definisce metallo una sostanza policristallina che è duttile, malleabile e solida a temperatura ambiente, a eccezione di mercurio, cesio e gallio. I metalli sono dotati di particolare lucentezza, detta metallica, conducono bene il calore e l’elettricità e sono di colore che va dal grigio chiaro al colore argento, a eccezione dell’oro e del rame. Di solito, sono più pesanti dell’acqua, insolubili in acqua o nei normali solventi e, da un certo spessore in poi, sono opachi. Tra le caratteristiche comuni ai metalli è molto importante la reattività con l’ossigeno. I metalli spesso sono in grado di formare tra loro soluzioni liquide o solide di composizione molto variabile e questa proprietà è utilizzata per l’elaborazione delle leghe.
Si definiscono non-metalli gli elementi che tendono ad acquistare con facilità elettroni per realizzare la configurazione elettronica stabile del gas nobile a essi più vicino come numero atomico. Comprendono alcuni elementi dei sottogruppi IVA (carbonio), VA (azoto e fosforo), VIA (calcogeni) e VII A (alogeni). Sono privi di lucentezza metallica e duttilità, sono cattivi conduttori di calore e di elettricità.
I semimetalli (una volta detti metalloidi) si trovano lungo una linea a scalini che va dal boro all’astato e che separa metalli e non-metalli; hanno proprietà intermedie tra quelle dei metalli e dei non-metalli. Sono semimetalli il boro, il silicio, il germanio, l’arsenico, l’antimonio, il tellurio e l’astato.
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