Simbolo Hg, numero atomico 80.
È di colore bianco-argenteo ed è uno dei pochi elementi a essere liquido a temperatura ambiente. Emette già a freddo vapori molto tossici. Scioglie facilmente l’oro, l’argento, il piombo e i metalli alcalini per dar luogo agli amalgami, cioè leghe più o meno consistenti. A contatto dell’aria si altera lentamente, ricoprendosi di una pellicola grigia di ossido mercuroso (Hg2O). A 350 °C si ossida velocemente, dando origine all’ossido mercurico rosso (HgO). Come metallo nativo è più piuttosto raro; lo si trova invece in discrete quantità nel cinabro (solfuro mercurico, HgS), nel calomelano, nella livingstonite e in altri minerali. È fortemente velenoso per assunzione respiratoria, gastrointestinale o cutanea ed è particolarmente inquinante. Il suo simbolo chimico, Hg, deriva dal termine hydrargyrum, latinizzazione del greco hydrargyros, parola traducibile con “argento liquido” a motivo del suo aspetto liquido e metallico.
A temperatura ambiente è praticamente sempre liquido, dal momento che il suo punto di fusione è attorno ai -40 °C.
Una volta ampiamente utilizzato (termometri, barometri, vernici ecc.), oggi il mercurio è sempre meno impiegato, sia perché sostituibile con sostanze molto meno tossiche sia per i relativamente alti costi dell’estrazione.
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