La tavola periodica degli elementi è lo schema con cui sono ordinati gli elementi chimici sulla base del loro numero atomico Z e del numero di elettroni presenti negli orbitali atomici s, p, d, f.
Essa si deve al chimico russo Mendeleev (1869), anche se fu scoperta, in modo indipendente, dal chimico tedesco Meyer. Inizialmente la tavola era ordinata per numeri di massa atomica crescenti e aveva numerosi spazi vuoti, corrispondenti a elementi allora sconosciuti, scoperti in futuro, alcuni dei quali nella seconda metà del XX sec.
Nella tavola vi è una periodica distribuzione degli elettroni nel livello più esterno. Si confrontino, per esempio, le configurazioni di litio, sodio e potassio; si noterà che tutte hanno un solo elettrone nel sottolivello s, quello più esterno. La stessa cosa si può notare con le configurazioni elettroniche dei gas nobili che terminano tutte in modo uguale nello stesso (s2p6).
La tavola è costruita in modo che gli elementi della stessa colonna (appartenenti cioè allo stesso gruppo) abbiano uguale configurazione elettronica; da ciò deriva che le proprietà fisiche e chimiche degli elementi di un gruppo siano simili.
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