Come detto, gli elementi sono ordinati secondo numero atomico (Z, corrispondente al numero di elettroni nell’atomo) crescente.
Vi sono 7 righe orizzontali (periodi). Ricordiamo che gli elettroni possono disporsi intorno al nucleo atomico secondo determinati criteri, andando a occupare livelli di energia via via crescenti a seconda della distanza dal nucleo, livelli rappresentati dal numero quantico n che può assumere i valori da 1 a 7. I periodi corrispondono ai 7 livelli permessi.
Gli elementi appartenenti a un periodo hanno gli elettroni di valenza collocati sullo stesso livello di energia. Per esempio, potassio (K), calcio (Ca) e Zinco (Zn) hanno gli elettroni di valenza sul quarto livello di energia.
Vi sono 18 righe verticali (gruppi). I gruppi hanno una doppia numerazione: la prima, da 1 a 18, è per quei gruppi in cui gli elettroni stanno riempiendo i sottolivelli s e p; la seconda, in numeri romani, da I a VIII è più importante e corrisponde al numero di elettroni di valenza: così, H, Na, K, Rb, ecc. hanno tutti un solo elettrone di valenza; viceversa Ne, Ar ecc. hanno tutti 8 elettroni di valenza con l’eccezione dell’elio che, anche se posizionato nell’VIII gruppo, ha solo due elettroni di valenza).
Fra il gruppo IIA e il gruppo IIIA si trovano gli elementi di transizione (lettera romana con suffisso B) nei quali si stanno riempiendo i sottolivelli di tipo d.
Rispettivamente in posizione 57 e 89 si hanno i lantanidi e gli attinidi nei quali si stanno riempendo i sottolivelli di tipo f.
Manuale di cultura generale – Chimica – Descrizione della tavola periodica – Continua