Cloro
Simbolo: Cl, numero atomico 17.
In natura non esiste allo stato libero, ma si trova sotto forma di cloruri. Minerali comuni di cloro sono il salgemma o halite (cloruro di sodio), la silvite (cloruro di potassio) e la carnallite (cloruro esaidrato di potassio e magnesio). Il cloruro di sodio, NaCl, è il composto più diffuso (è il comune sale da cucina).
Il cloro è un gas diatomico che si combina facilmente con quasi tutti gli elementi, fatta eccezione per l’azoto, l’idrogeno, il carbonio e i gas rari. È molto tossico e il gas può irritare le mucose (è stato una delle prime armi chimiche impiegate su vasta scala); il suo odore è particolarmente sgradevole. È molto importante a livello biologico, in quanto è presente nei tessuti animali e vegetali; contribuisce nelle funzioni vitali quali la regolamentazione della pressione osmotica, i procedimenti di termoregolazione e nella digestione gastrica. I composti del cloro sono moltissimi; le famiglie più note sono i cloruri, gli ipocloriti, i clorati, i perclorati, le clorammine e gli alogenuri organici. Un composto molto noto è l’acido cloridrico (HCl), scoperto nel IX secolo da un alchimista. Lavoisier lo definì acido muriatico, dal latino muria (salamoia), che significa “del sale” e tale denominazione viene tuttora utilizzata in ambito commerciale. Merita sicuramente un cenno l’acqua regia, una miscela di acido cloridrico e acido nitrico; fu scoperta nel XV secolo e utilizzata per sciogliere l’oro che, curiosamente, è inattaccabile da questi due acidi presi singolarmente. L’acqua regia deve il suo nome proprio grazie alla sua capacità di sciogliere quello che era considerato il più nobile dei metalli.
Nell’acqua potabile e nelle piscine il cloro (acido ipocloroso HClO, ipoclorito di sodio NaClO, clorito di sodio NaClO2) viene utilizzato come battericida.
Uno dei composti più noti è sicuramente l’ipoclorito di sodio (sale di sodio dell’acido ipocloroso), prodotto dal caratteristico odore penetrante e dal colore giallo-paglierino utilizzato comunemente come sbiancante e disinfettante (candeggina, varichina ecc.).
In chimica organica gli impieghi del cloro sono piuttosto estesi; per esempio, viene utilizzato come ossidante e per sostituire atomi di idrogeno nelle molecole; viene anche usato nell’estrazione del bromo e nella produzione di gomma e in quella di clorati (utilizzati nell’industria pirotecnica) e cloroformio (sostanza tossica usata oggi per produrre il freon R-22, un fluido refrigerante) ecc.
Argo
Simbolo: Ar, numero atomico 18.
Noto anche come argon, fino al 1957 il suo simbolo fu rappresentato dalla sola lettera A. Il suo nome deriva dal greco e significa “inerte”.
È un gas nobile e inerte, incolore e inodore; è presente nell’atmosfera terrestre in una percentuale inferiore all’1%.
Industrialmente viene ottenuto per distillazione frazionata dell’aria liquida e si recupera nella sintesi dell’ammoniaca.
Combinato con altri gas, viene utilizzato per riempire lampade a incandescenza, fluorescenti, fotografiche, per insegne luminose ecc. È inoltre utilizzato nella saldatura dei metalli, nella produzione di titanio e nell’accrescimento del silicio.
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