Gli alcheni sono idrocarburi insaturi, la cui formula generale è CnH2n.; sono caratterizzati dalla presenza di un doppio legame C=C, dovuta all’ibridazione sp2.
La nomenclatura è simile a quella degli alcani con il nome di base dell’idrocarburo con il suffisso -ene (etene C2H4, propene C2H6 ecc.), mentre il doppio legame è indicato dall’atomo di carbonio a numerazione più bassa (si parla di 1-butene, 2-butene ecc.). Inoltre, se ci sono due doppi legami, il suffisso diventa -diene (per esempio butadiene). Si utilizzano anche nomi comuni come etilene e propilene anziché etene e propene.
Dal momento che attorno al doppio legame C=C la rotazione è impedita, alcuni tipi di alcheni, possono dare isomeria. Per esempio, il 2-butene può avere due isomeri: quello cis con i due gruppi CH3 dalla stessa parte e quello trans se i gruppi sono da parti opposte.
Anche gli alcheni possono avere struttura ciclica (cicloalcheni).
Eliminando un idrogeno dagli alcheni, si ottiene un residuo il cui nome conserva la stessa radice dell’alchene, ma il cui suffisso è cambiato da -ene in -enile (per esempio etenile, propenile ecc.).
Per l’etenile e il 2-propenile è ancora in uso la nomenclatura tradizionale (vinile e allile).
Gli alcheni con meno di 5 atomi di carbonio sono gas incolori e quelli con più di 5 sono, tranne rare eccezioni, liquidi incolori. Gli alcheni hanno normalmente un forte odore, a volte sgradevole.
Gli alchini sono idrocarburi con un legame triplo carbonio-carbonio dovuto all’ibridazione sp. La formula generale è pertanto: CnH2n-2. La nomenclatura è uguale a quella degli alcheni con la modifica del suffisso in -ino. Per esempio, si parla di etino (il cui nome tradizionale è acetilene) con formula C2H2, propino con formula C3H4 ecc.
Anche gli alchini possono avere struttura ciclica (cicloalchini).
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