Le Monocotiledoni sono una classe delle Angiosperme, molto comuni con numerose specie di interesse economico e alimentare. Fra le famiglie più conosciute le Orchidacee, le Graminacee, le Liliacee, le Iridacee, le Amarillidacee, le Juncacee (giunco, pianta erbacea paludosa; in Italia cresce spontaneo in ambienti umidi, anche se spesso viene coltivato, per la realizzazione di mobili e lavori d’intreccio), le Musacee (banano, i banani sono originari dell’Estremo Oriente, ma crescono anche in Paesi a clima subtropicale. Hanno foglie lunghe fino a un metro che terminano a ciuffo; i frutti, le banane, sono bacche senza semi, dalla tipica forma allungata a navicella, di colore giallo o rossastro, raccolte in grappolo a formare un casco) e le Asfodelacee (aloe vera, una pianta carnosa perenne a portamento arbustivo, alta sino a un metro, con le caratteristiche foglie spinose lungo i lati).
Le Monocotiledoni sono tutte piante erbacee (palme comprese). Creando un nuovo bioma (prateria), la loro comparsa sulla Terra ha permesso lo sviluppo di nuovi gruppi di animali, come per esempio gli equini.
Fra i tratti estremamente comuni (anche se non esclusivi della classe, per esempio non tutte le Monocotiledoni presentano un solo cotiledone) si devono ricordare:
- l’embrione dei semi delle Monocotiledoni ha un cotiledone.
- I verticilli sterili (calice, corolla) del fiore nelle monocotiledoni sono in numero di tre o multipli di tre.
- I fasci cribro-vascolari del fusto sono disposti in apparente disordine.
- I granuli pollinici hanno un solo solco (poro).
- Le radici sono avventizie.
- Le nervature principali delle foglie sono parallele.
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