Le Fagacee (prendono il nome dal faggio) sono una famiglia di piante Dicotiledoni comprendente le principali latifoglie europee. Sono alberi ad alto fusto e arbusti che hanno una grande importanza forestale.
Il faggio è tipico dei boschi europei e asiatici; è caratterizzato dall’altezza imponente (oltre i 30 m). I suoi fiori maschili sono amenti sferici, mentre quelli femminili sono disposti in gruppi di due o tre; i suoi frutti (faggiole) sono utilizzati per estrarre olio e come cibo per i suini. Il suo legno è molto impiegato nella combustione e nell’artigianato. All’interno del parco nazionale d’Abruzzo esiste (Val Cervara) la faggeta più vecchia d’Europa con alberi con età di oltre 500 anni.
La quercia è un genere di alberi diffusi nelle zone temperate dell’emisfero settentrionale. Le querce sono molto longeve, dall’aspetto maestoso, con foglie lobate o dentate, fiori maschili in amenti, femminili in spighe, frutti a noce oblunga (ghiande, molto apprezzate dai suini) coperti da una cupola. In Italia crescono diverse specie spontanee, fra cui la farnia, il rovere (molto simile alla farnia con cui si ibrida spesso dando origine a degli alberi di difficile determinazione), la roverella (Quercus pubescens), il cerro (Quercus cerris), fra le caducifoglie e, a foglie persistenti, il leccio. Sono alberi la cui altezza può raggiungere due o tre decine di metri, possono formare boschi estesi.
Il castagno è caratterizzato da grande mole, foglie ovali, frutti dalla buccia marrone incorporati in una copertura spinosa e dalla particolare longevità. Cresce spontaneo o coltivato per i suoi frutti (castagne) e il suo legno trova impiego per la realizzazione di travature e botti. Può raggiungere un’altezza di 20-30 m e il suo tronco può avere 10 m di diametro.
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