Pur incompreso ai suoi tempi (la seconda metà del XIX sec.), l’olandese Vincent Van Gogh influenzò profondamente l’arte del XX sec. Fu autore di quasi 900 dipinti e più di 1.000 disegni.
Al primo periodo di produzione risale il famoso Mangiatori di patate; ne realizzò in realtà tre versioni e per tutte e tre usò colori scuri, anche fangosi. Quando a Parigi ebbe modo di conoscere gli impressionisti la sua tecnica si innovò: i colori si fecero luminosi e più vividi e li utilizzò per esprimere il suo turbamento.
Fu poi ad Arles, periodo di intensa produzione (sono di questi anni i Girasoli, una serie di dipinti ad olio su tela, fra i quali i Vasi con Girasoli, sette dipinti con un vaso che contiene un numero di girasoli da 3 a 15; tra i soggetti preferiti dal pittore, sono oggi tra le sue opere più riconoscibili e note presso il grande pubblico) durante il quale fu raggiunto dall’amico Gauguin, ma la convivenza non si mostrò facile e durante un litigio Van Gogh finì col ferirsi mutilandosi parte dell’orecchio sinistro. In seguito passò diverso tempo presso i reparti psichiatrici di diversi ospedali.
Van Gogh: il primo dei tre Vaso con quindici girasoli
A questo periodo risalgono le tele Campo di grano con cipressi e Strada con cipresso e stelle in cui le linee hanno un andamento vorticoso e i colori sono forti, hanno un’energia propria, probabilmente anche grazie al contrasto di toni.
Campo di grano con volo di corvi fu uno dei suoi ultimi lavori e sembra presagire un avvenimento cupo; non molto più tardi Van Gogh si uccise con un colpo di pistola.
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