Il più celebre esponente della civiltà carolingia è certamente Carlo Magno, imperatore di religione cattolica e ideatore della scuola come istituzione.
I monasteri divennero centri importanti per la produzione di opere miniate in quanto spesso furono eletti come sedi scolastiche. Visto il ruolo di una certa importanza che i monasteri ricoprirono, l’architettura di questi venne particolarmente curata. La chiesa abbaziale di St. Denis è un esempio della bellezza dei monasteri in epoca carolingia; composta da tre navate e da altrettanti portoni d’accesso, da un’abside, al cui interno fu posta una cripta, e da un campanile, il risultato è un complesso architettonico monumentale, ma armonioso.
Da menzionare tra gli esempi architettonici carolingi la cappella Palatina ad Aquisgrana con pianta accentrata e ottagonale nella quale è visibile l’influenza stilistica bizantina.
I mosaici che furono posti a decorazione degli interni di questo e altri edifici sono andati persi nel corso degli anni.
Da alcuni scritti sappiamo che le diverse tecniche dell’oreficeria, come l’incisione, lo sbalzo o l’incastonatura di pietre preziose, erano praticate con maestria, ma pochi sono gli oggetti ritrovati che testimoniano la padronanza dell’oreficeria degli artigiani carolingi. Tra gli oggetti rinvenuti vi è l’altare di Sant’Ambrogio (basilica di Sant’Ambrogio a Milano), laminato d’oro e d’argento, sul quale furono incise le storie di Cristo, degli evangelisti, degli apostoli e dello stesso Sant’Ambrogio.
Manuale di cultura generale – Arte – L’arte carolingia – Continua