Il fauvismo venne inaugurato al Salon d’Automne del 1905 quando un critico d’arte parigino giudicò la sala che esponeva le opere di questo primo gruppo di artisti come una gabbia di belve (fauves). La nuova corrente venne così ufficialmente alla luce e Matisse ne fu la guida.
Henri-Émile Matisse subì il fascino dell’impressionismo, ma ben presto se ne discostò per scegliere il colore come unico protagonista dei suoi quadri. Egli si interessò anche all’arte africana e a quella asiatica, interesse che completò la formazione di Matisse. Produsse opere dai soggetti diversi come, per esempio, la Natura morta con torso antico, i Giocatori di bocce, La danza (anche in una versione preliminare) e La musica.
Matisse: La danza
A New York tenne una mostra allestita con sue opere, tra cui la celebre serie delle Odalische. Negli anni dell’inizio della Seconda guerra mondiale produsse il famoso Natura morta con magnolia. Sua ultima grande opera fu la Cappella della Madonna del Rosario in cui si vede come è cambiato il modo di affrontare la pittura sacra.
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