Francisco Goya, pittore spagnolo di grande talento, operò presso la corte del re di Spagna per il quale dipinse numerosi ritratti della famiglia reale. A questo periodo risalgono anche due opere celeberrime di Goya, La maja desnuda e La maja vestida, nelle quali è ritratta la duchessa d’Alba. In seguito ad alcuni eventi che lo turbarono, in particolare il superamento dei confini spagnoli da parte delle truppe napoleoniche, Goya cambiò il suo approccio artistico, non più razionalmente illuminato, ma assurdo e a tratti grottesco, evidente nell’incisione Il sonno della ragione produce mostri.
Goya: La maja vestida
Goya: La maja desnuda
Nel dipinto Le fucilazioni del 3 maggio 1808 è narrato un momento di grande tensione durante l’avanzata francese: uomini della resistenza spagnola in procinto di essere giustiziati da soldati francesi. La scena è rappresentata con tragico realismo per sottolineare la tragedia della guerra. Altre particolarità dei soggetti di Goya furono le allucinazioni fantastiche, evidenti nella sua casa Quinta del sordo, celebre per la presenza delle cosiddette Pitture Nere, una serie di opere murali rappresentanti figure intente a compiere rituali di stregoneria o impegnate in atti di brutalità.
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