Altra grande personalità del Rinascimento fu Donatello, scultore fiorentino noto per la plasticità e l’energia delle sue opere. Egli, insieme a Brunelleschi, fece diversi viaggi a Roma per osservare e studiare sculture e monumenti antichi; questo spirito di osservazione si trasfuse nella sua arte, caratterizzata da un forte realismo.
Donatello ideò una particolare tecnica, lo stiacciato, ovvero un bassorilievo che si separa gradualmente dal fondo dando l’esatta percezione di ogni piano prospettico; la padronanza di questa tecnica gli servì, per esempio, per realizzare il Convito di Erode, un rilievo bronzeo sul fonte battesimale del Battistero di Siena. Tra i capolavori di Donatello ricordiamo il David, scultura a tutto tondo di un nudo maschile commissionatagli da Cosimo de’ Medici, e la cantoria per il Duomo di Firenze, grande opera in marmo per la quale Donatello fece anche un minuzioso studio della luce in relazione al luogo che era stato predisposto per la sua scultura; i rilievi del fregio raffigurano dei putti intenti in una concitata danza bacchica.
Il David di Donatello
Nell’ultima fase della sua vita, Donatello produsse opere che lasciano trapelare angoscia esistenziale e inquietudine; ciò è evidente anche nella Maddalena, scultura lignea realizzata per il battistero di Firenze: la figura della donna, intenta nell’atto della preghiera, è esile e con il volto scavato. Traspaiono un notevole malessere e molta inquietudine da questa scultura appartenente all’ultimo periodo di produzione dell’artista.
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