Altro grande personaggio della pittura rinascimentale fu Sandro Botticelli, interprete di composizioni formalmente e armonicamente perfette, calate in un’atmosfera immobile grazie anche all’uso del colore.
Lorenzo de’ Medici gli commissionò la famosa Allegoria della Primavera, una delle opere più celebri di tutto il Rinascimento. Numerose le varietà dei fiori raffigurati nel prato con estremo realismo; la Venere al centro della scena simboleggia la Benevolenza, dotata di grazia ed eleganza tali da attirare lo sguardo dell’osservatore. L’intera composizione risulta raffinata e affascinante grazie anche alla leggerezza delle linee e all’uso sapiente del colore.
Sandro Botticelli: Allegoria della Primavera
La Nascita di Venere rievoca suggestioni simili a quelle appena citate riguardo all’Allegoria della Primavera. È un’opera il cui tema deriva dalla letteratura latina: Venere, soggetto centrale della composizione, solca il mare su una conchiglia sulla quale poggia nuda. Il dipinto, secondo alcune interpretazioni, rappresenterebbe la nascita di Amore (Cupido) e di come il fascino dell’intelletto sia fonte di vita per l’esistenza umana.
Sandro Botticelli: Nascita di Venere
Botticelli prestò la sua opera anche per i lavori nella cappella Sistina, in cui realizzò, per fare un esempio, l’affresco Punizione dei ribelli. Nell’ultimo periodo della sua carriera, la sua pittura cambiò carattere, si fece mistica e intrisa di drammaticità (es. La calunnia); questo cambiamento probabilmente fu dovuto al suo avvicinamento al Savonarola e alle sue predicazioni.
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