Francesco Borromini fu un altro dei grandi del barocco. Si avvicinò all’architettura studiando i lavori di Michelangelo. A Roma iniziò la sua carriera collaborando con Maderno per il quale lavorò alla Fabbrica di S. Pietro. Con Maderno e Bernini lavorò per la realizzazione di palazzo Barberini, in particolare si occupò della facciata posteriore e della scala ellittica.
Borromini fu un architetto dalle idee innovative: la progettazione degli spazi era studiata affinché ne risultasse un bilanciamento delle forze, quelle dello spazio esterno che fanno pressione e quelle dello spazio interno che si dilatano. Tra i suoi lavori di maggior successo vanno citati la restaurazione di San Giovanni in Laterano, il convento di San Carlo alle Quattro fontane e l’inizio dei lavori di Sant’Agnese in piazza Navona dai quali però fu esonerato; questo evento segnò l’inizio di un periodo turbolento per Borromini che culminò con il suicidio.
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