La propensione ad avere un posto fisso è alla base della strategia dello statale, ma è opportuno rilevare che molte persone vedono nella stabilità del lavoro il parametro più importante.
Oggi ciò è attualmente molto limitante. Innanzitutto perché, di fatto, sminuisce il lavoratore nelle sue ambizioni: chi è cosciente delle sue capacità sa benissimo che, se perde un lavoro, non avrà difficoltà a trovarne un altro! Anche ammessa una disoccupazione del 50%, vedendo il bicchiere mezzo pieno, se sono bravo, sarò nel 50% di chi un lavoro lo troverà.
In secondo luogo, non esistono veramente che pochissimi lavori che non siano a rischio: le grandi aziende chiudono o si delocalizzano, molti lavori diventano obsoleti nel giro di pochi anni, cambiano le esigenze della società ecc.
Focalizzarsi nella ricerca del posto fisso, rivela quindi una certa miopia dell’attuale mercato del lavoro oltre che una scarsa fiducia nei propri mezzi.
Imparate a scegliere il lavoro in base anche ad altri parametri (retribuzione, tempo libero, mansioni ecc.), senza mettere in prima posizione la stabilità.
Per approfondire
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