Stabilire se c’è domanda per ciò che facciamo potrebbe sembrare molto simile alla stima del mercato reale della nostra attività, ma le cose sono un po’ più complesse.
Si supponga che nella zona di competenza (per esempio un quartiere) il nostro bar sia il solo e che siamo in grado di offrire servizi molto buoni; abbiamo stabilito che il 30% della popolazione del quartiere è interessato alla nostra attività. Ma quanto è interessato? Quanto è forte la domanda?
Per capire la differenza fra mercato e domanda, si pensi a uno studio dentistico. In un’area geografica in cui la popolazione è poco attenta alla salute, probabilmente si andrà dal dentista solo quando si avranno problemi: si ha una domanda debole. In un’area molto salutistica, la domanda può essere molto forte con visite di controllo, interventi estetici ecc.
A parità di mercato è cioè importante stimare la forza della domanda.
Per un lavoratore dipendente che cerca lavoro è importante, per esempio, capire quanto la sua figura professionale sia richiesta. Se la domanda è molto debole, solo in circostanze eccezionali potrà trovare lavoro, anche se potenzialmente il mercato è molto vasto.
Il concetto di domanda spiega perché le varie lauree non sono equivalenti. In teoria, un dottore in Scienze politiche può occupare molti ruoli, ma praticamente la domanda per un tale tipo di laureato (cercasi neolaureato in Scienze Politiche) è molto debole, preferendosi di solito chiedere qualcosa di molto più specifico di una tale laurea. Diverso è il caso di un laureato in Chimica, caso per il quale la laurea risponde già alle esigenze di molte domande.
In sintesi, più la domanda è forte e più il nostro lavoro diventa stabile.
Per approfondire
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