Mamma son tanto felice perché ritorno da te. La mia canzone ti dice ch’è il più bel sogno per me… è questo l’inizio di una canzone degli anni ’40 interpretata dal mitico Beniamino Gigli (1890-1957); gli autori sono Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini. Se leggete il testo della canzone (vedasi paragrafo finale) e vi ci ritrovate un po’, beh, quanto segue è un test di modernità.
Giampiero mi ha scritto una chilometrica mail sulla sua situazione familiare chiedendomi un consiglio. Non riporto la novella Guerra e pace perché il mio server non è abbastanza grande per contenerla, ma solo le impressioni dopo la lettura.
Abbiamo una persona con problemi di convivenza familiare con la moglie che non va d’accordo con la suocera. Si esaminano per pagine tutte soluzioni che a me francamente appaiono utopistiche, per cui il consiglio che posso dare a Giampiero è di fare tabula rasa di tutto e farsi una domanda: chi è più importante, il genitore o il coniuge?
Di solito si danno tre risposte.
1) Il genitore ovvero la mamma è la mamma. Giampiero può cantare a squarciagola “mamma son tanto felice…”. In questo caso non c’è stato alcun distacco dai genitori e non si capisce perché Giampiero si sia sposato e abbia cercato una famiglia tutta sua. L’amore si dimostra con le azioni e se le azioni sono dirottate principalmente verso il genitore cosa resta per la propria famiglia?
2) Entrambi sono importanti*. Questa è forse la risposta più frequente e chi la dà pensa di aver dato una bella risposta. In realtà si mette la propria vita in balia del caso. Se c’è accordo fra genitore e coniuge il tutto può reggere, ma se non c’è? Ecco che allora iniziano i problemi. Non si può pretendere di forzare l’accordo, anche se spesso per motivi economici (i genitori passano i soldi per l’acquisto della casa, per l’avviamento di un’attività, tengono i bambini ecc.) il compromesso è l’unica soluzione, vivendo in un equilibrio altamente instabile. In realtà anche in questo caso non c’è stato nessun distacco dai genitori e il proprio amore viene diviso fra le tante persone della famiglia allargata. Una situazione antica, da famiglia in cui l’unico risultato è che i problemi di uno sono i problemi di tutti. Morale: più problemi.
3) Il coniuge perché è la mia nuova famiglia. Questa è la risposta più moderna, che stabilisce una priorità che consente di andare avanti senza sentire il debito verso chi ci ha donato la vita (se è un dono che senso ha pretendere qualcosa in cambio?) ed essendo pronti a donarla ad altri, amandoli con tutte le nostre forze. Non significa non amare più i propri genitori, quanto amarli “dopo” la propria nuova famiglia. È questo che Giampiero non ha ancora capito.
* Si noti che il soggetto dovrebbe rispondere “entrambi sono egualmente importanti”, ma pochissimi a cui è posta la domanda rispondono così perché “sentono” che la risposta è discutibile. Il soggetto cerca di svicolare alla precisa domanda (si chiede chi è più importante) e la aggira lasciando nel vago (come tale, la seconda risposta è sempre sbagliata!). Di fatto non ha il coraggio di prendere atto che una persona equilibrata stabilisce una priorità.
Mamma son tanto felice: il testo
Mamma son tanto felice
perché ritorno da te.
La mia canzone ti dice,
che è il più bel giorno per me.
Mamma son tanto felice,
viver lontano, perché.
Mamma,
solo per te la mia canzone vola.
Mamma,
sarai con me tu non sarai più sola.
Quanto ti voglio bene,
queste parole d’amore
che ti sospira il mio core,
forse non s’usano più.
Mamma,
ma la canzone mia più bella sei tu,
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più.
Sento la mano tua stanca,
cerca i miei riccioli d’or.
Sento, e la voce ti manca,
la ninna nanna d’allor.
Oggi la testa tua bianca
io voglio stringere al cuor.
Mamma,
solo per te la mia canzone vola.
Mamma,
sarai con me tu non sarai più sola.
Quanto ti voglio bene,
queste parole d’amore
che ti sospira il mio cuore,
forse non s’usano più.
Mamma,
ma la canzone mia più bella sei tu,
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più.
Quanto ti voglio bene,
queste parole d’amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s’usano più.
Mamma,
ma la canzone mia più bella sei tu,
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più.
Mamma, mai più!
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