Un mio amico iniziò a frequentare un corso di arti marziali con ottimi risultati. Mi spiegò che ora si sentiva molto sicuro con gli altri, certo che nessuno avrebbe potuto ledere un qualunque suo diritto. Con una smorfia espressi perplessità, al che mi sfidò: “supponi che tu sia un poco di buono, un prepotente che vuole farmi fare quello che vuole. Con il tuo fisico (lui era molto più alto di me) cosa potresti fare, se non rischiare di prenderle?”.
Dopo un attimo di riflessione, mi venne spontaneo rispondergli: “Se io fossi un poco di buono e volessi farti capire chi comanda, ti sparerei. Non penso che le tue mosse fermino anche i proiettili”.