I tagete (noti anche come garofani d’India) sono piante erbacee, annuali e perenni, appartenenti al genere Tagetes, a sua volta facente parte della grande famiglia delle Asteracee; si tratta di piante originarie di Messico, Sud America e Stati Uniti sud-occidentali; nel continente europeo hanno fatto la loro comparsa nel XIV secolo; la loro altezza varia dai 25 agli 80 cm, anche se alcune specie possono arrivare ai tre metri; i loro fiori sono dei capolini, semplici o doppi, di colore arancio, giallo o rosso.
I tagete sono molto apprezzati sia nei giardini che nei vasi, si coltivano infatti piuttosto facilmente e fioriscono molto a lungo; sono ottimi anche come fiori da taglio; immersi nell’acqua, infatti, durano molto a lungo (anche due settimane); per contro, avendo un profumo particolarmente intenso, possono non risultare graditi a tutti.
Il genere Tagetes comprende circa una cinquantina di specie; in commercio sono disponibili moltissimi ibridi e varietà che derivano essenzialmente da tre specie: Tagetes erecta, Tagetes patula e Tagetes tenuifolia. Gli ibridi derivati da queste specie vengono solitamente suddivisi in quattro grandi gruppi; gruppo africano (dalla Tagetes erecta); gruppo francese (dalla Tagetes patula); gruppo afro-francese (dall’incrocio di Tagetes erecta e Tagetes patula) e gruppo Signet (dalla Tagetes tenuifolia).
Tagete – Coltivazione e cura
I tagete sono piante di facile coltivazione, sono piuttosto rustiche e non richiedono attenzioni particolari; sia le annuali che le perenni vengono allevate annualmente nei nostri climi, pertanto, una volta terminata la fioritura si lasciano seccare.
La semina può essere fatto sotto vetro, nel periodo che va dagli inizi di marzo alla fine di aprile; i semi vanno appena coperti; la temperatura ambientale deve aggirarsi sui 18 °C; la germinazione avviene in tempi rapidi; una volta che le piantine sono abbastanza vanno ripicchettate (ovvero messe in una nuova seminiera) in vassoi e vanno fatte irrobustire in cassone freddo; la messa a dimora dovrà essere fatta a maggio (la distanza fra piantina e piantina deve essere di circa 40 cm).
La semina può essere fatta anche a partire da febbraio, fino ad aprile, a seconda delle zone climatiche e dalla disponibilità di una serra leggermente riscaldata. Si può ricorrere o a vassoi alveolari o a cassette con del terriccio piuttosto leggero e adeguatamente aerato; si tenga presente che il substrato deve essere sempre umido; anche l’aerazione deve essere sempre buona; in caso contrario si rischia lo sviluppo di muffe; generalmente la germinazione avviene nel giro di un paio di settimane, ma possono esserci variazioni determinate dalla temperatura. Comunque sia le piantine vanno ripicchettate o messe a dimora nel più breve tempo possibile.
La semina della Tagetes lucida può essere effettuata anche nella stagione autunnale, ma si deve avere a disposizione una serra fredda.
I tagete si adattano a tutti i substrati di coltivazione, ma amano particolarmente i terreni leggeri, non eccessivamente ricchi e dotati di buon drenaggio. Le piante che vengono tenute nei contenitori dovrebbero avere un terriccio con una buona parte di sabbia; sul fondo del vaso si predisponga uno strato che garantisca un buon drenaggio (si può utilizzare argilla espansa o ghiaia).
I tagete sono piante amanti del sole e, conseguentemente, vanno posizionate o trapiantate in zone soleggiate e riparate dalle correnti e dal vento.
Le irrigazioni devono essere effettuate regolarmente (tre volte alla settimana), ma con una certa moderazione; un’idratazione eccessiva, infatti, potrebbe favorire lo sviluppo di marciumi.
Le concimazioni sono praticamente obbligatorie durante il periodo di fioritura; si può intervenire una volta ogni due settimane con del fertilizzante liquido da mischiare all’acqua delle irrigazioni.
Le potature non sono necessarie, ma è sicuramente consigliabile rimuovere i fusti, le foglie e gli steli secchi o comunque danneggiati; vanno inoltre eliminati i fiori che stanno appassendo.
Tagetes erecta – I tagete sono piante di facile coltivazione, sono piuttosto rustiche e non richiedono attenzioni particolari.
Avversità
I tagete possono subire attacchi da nottuidi (le cosiddette farfalle notturne i cui bruchi possono danneggiare gravemente le piante), da cocciniglie e soprattutto da afidi; per rimediare si può ricorrere a rimedi specifici facilmente reperibili nei negozi specializzati o in un vivaio.
Si ricorda ancora una volta che uno dei peggiori nemici dei tagete è l’eccesso di umidità del terreno che può favorire marciumi radicali; un’eccessiva umidità favorisce invece lo sviluppo del cosiddetto mal bianco (oidio). Anche per gli attacchi fungini esistono rimedi appositi acquistabili nei vivai o nei negozi specializzati.