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Potatura del gelsomino

La potatura del gelsomino va eseguita con accortezze specifiche per ogni varietà, per mantenerne la forma e il portamento caratteristici, la buona salute e un buon ritmo di crescita.

La potatura del gelsomino rampicante è particolarmente importante: questa pianta può assumere portamento cespuglioso ma di solito è rampicante e usata per ricoprire muri, pergolati o graticci, perciò deve avere una forma specifica e sempre ordinata.

La potatura ha però non solo un obiettivo estetico e ornamentale, ma anche di miglioramento delle condizioni della pianta nella fase successiva alla crescita, infatti si distingue una potatura di allevamento o formazione e una potatura di mantenimento.

Periodo di potatura

La potatura di allevamento del gelsomino va fatta nei primi tre anni di vita della pianta per determinare la forma e il portamento. Dopo il terzo anno di vita, si deve eseguire periodicamente la potatura di mantenimento, che con gli anni avrà anche una funzione di ringiovanimento del gelsomino.

Il periodo migliore per la potatura di allevamento del gelsomino è la primavera, mentre per la potatura di mantenimento dipende dalla specie, perché alcune fioriscono sui rami dell’anno precedente (ad esempio Jasminum nudiflorum), altre sui rami dell’anno in corso (ad esempio Jasminum grandiflorum). Le prime, che fioriscono dal tardo inverno alla primavera, vanno potate in primavera, da aprile a giugno, i gelsomini del secondo tipo, invece, fiorisce in estate e a inizio autunno sui rami nuovi, perciò va potato alla fine dell’inverno, circa due settimane prima della primavera. In entrambi i casi, il periodo migliore per la potatura del gelsomino è quindi dopo la fioritura, per renderlo pronto a germogliare e fiorire di nuovo al ciclo successivo.

In ogni caso, è bene regolare il periodo di potatura anche in base al clima: se si vive in zone a clima molto rigido, è possibile che sia necessario ritardare un po’ la potatura, per evitare di eseguirla quando c’è ancora il rischio di gelate, infatti le ferite lasciate dai tagli richiamano molta linfa e in caso di temperature basse diventano particolarmente sensibili alla formazione di ghiaccio, che uccide i tessuti vegetali interni.

Gelsomino – Potatura: come fare

La potatura del gelsomino va eseguita con attrezzi ben affilati e disinfettati, e i tagli devono sempre essere netti, senza sfilacciature, perché queste ostacolerebbero la cicatrizzazione e favorirebbero l’ingresso di parassiti nella pianta e lo sviluppo di malattie fungine o batteriche.

La potatura di allevamento del gelsomino va eseguita accorciando i rami di due terzi alla base per favorire la comparsa di nuovi getti laterali e infoltire la parte bassa della pianta.

Potatura del gelsomino

La potatura del gelsomino deve essere funzionale alla forma di allevamento prescelta: siepe, cespuglio o alberello

La potatura di mantenimento e ringiovanimento, invece, consiste nell’eliminazione delle parti secche o danneggiate, nel taglio di eventuali rami aggrovigliati e di quelli che fuoriescono dalla struttura di supporto, se si tratta di un gelsomino rampicante, e nell’accorciamento dei rami basali.

L’intensità dell’intervento spesso dipende però dalla specie di gelsomino: nelle varietà nudiflorum e primulinum, i rami vanno accorciati di due terzi; nelle specie perenni, come Jasminum officinale, i rami vanno tagliati a pochi centimetri dalla base; in tutte le altre specie di gelsomino, la potatura di ringiovanimento consiste solo nell’eliminare i rami secchi o appassiti, salvo necessità eccezionali. La scelta di intervento dovrebbe essere fatta valutando la necessità di stimolare il vigore della pianta, cioè la sua capacità di emissione di nuovi rami, o la fertilità, la capacità di emettere fiori: nel primo caso si interviene accorciando i rami basali, nel secondo tagliando i rami che hanno già fiorito.

I tagli di accorciamento vanno sempre eseguiti al di sopra di due gemme; tutti i tagli, inoltre, devono essere obliqui, in modo da far defluire l’acqua piovana ed evitare il ristagno idrico, pericoloso per la salute del gelsomino.

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