La portulaca è una pianta della famiglia delle Portulacee, che raggruppa circa un centinaio di specie di piante, semi-succulente, cioè con foglie carnose portate su rametti spesso più rigidi, ricadenti o eretti. La quasi totalità delle piante sono annuali, poche sono quelle perenni. Alcune portulache sono coltivate per i fiori ornamentali e possono trovar posto in aiuole basse, bordure o anche nei vasi appesi. Il nome portulaca deriverebbe da porta, perché il modo in cui le capsule dei frutti si aprono per far uscire i semi (deiscenza del frutto) richiama proprio il meccanismo di una porta che si apre.
La portulaca più conosciuta, ovvero la Portulaca oleracea, è detta erba porcellana; è diffusa spontanea in tutt’Italia fino al limite dei 1800 m di altitudine e la si trova spesso anche come erba infestante lungo le strade di campagna e i luoghi urbani abbandonati. Si tratta di un’erba dal portamento strisciante dotata di foglioline verde scuro carnose, e porta piccoli fiori gialli, che si trasformano in frutti a forma di capsula. Si diffonde molto rapidamente per seme.
Altre portulache sono invece utilizzate in giardino o sui balconi e terrazzi, in vaso, per creare eleganti cuscini fioriti. Tra le specie più ornamentali c’è la Portulaca grandiflora, di cui sono stati creati parecchie serie d’ibridi facilmente reperibili in commercio. Della stessa famiglia, ma di un genere diverso, sono le portulacarie, spesso confuse con la portulaca, arbusti cespugliosi succulenti originarie delle aree meridionali africane, dalle foglie e portamento simili alla portulaca, anche se molto più sensibili al freddo: sono infatti piante delicate che non tollerano temperature inferiori ai 10 gradi centigradi.
Portulaca oleracea
La portulaca oleracea
Considerata dai giardinieri spesso un’erba infestante, la portulaca oleracea è però da sempre utilizzata nei rimedi popolari come erba medicinale, grazie ad alcune sue proprietà conosciute fin dai tempi degli antichi Egizi e Romani. Accanto a usi terapeutici, all’erba porcellana erano addirittura riconosciute proprietà magiche, come quella, secondo Plinio il Vecchio, di scacciare il malocchio.
Le foglie succulenti di un colore verde scuro brillante, sono in grado di trattenere acqua, esattamente come nelle normali piante grasse, ed hanno il tipico aspetto “carnoso”. Il fusto è rossastro e striscia lungo il terreno, estendendosi di molto orizzontalmente. A partire da giugno inizia la produzione dei frutti, a scalare, per tutta l’estate. La pianta è capace di diffondersi rapidamente e a grande distanza e, poiché vive bene anche in terreni aridi e poveri, è capace di colonizzare scarpate, strade e anche marciapiedi, crescendo tra le fessure del substrato.
La portulaca oleracea: proprietà
Le proprietà riconosciute della portulaca sono determinate dalle vitamine e sali minerali contenuti nelle foglie, in particolare la vitamina E, la vitamina A e la vitamina C, e, tra i sali minerali, magnesio, potassio, ferro e calcio. Contiene anche una buona quantità di acido alfa-linolenico (che fa parte degli acidi grassi omega-3. Nella medicina popolare grazie alle proprietà antiossidanti delle vitamine contenute è utilizzata come rimedio naturale per le affezioni della pelle, come cataplasma per ridurre infiammazioni cutanee dovute ad irritazioni, punture d’insetti, acne. Il contenuto di sali minerali trova indicazioni dell’utilizzo della portulaca oleracea come diuretico.
I metodi d’impiego sono esterni e interni:
- per via esterna, come cataplasma sulla pelle
- per via interna, aggiungendo le foglioline all’insalata o alle zuppe.
Coltivazione in giardino
La portulaca si coltiva come annuale in vaso o negli angoli più asciutti del giardino. Va posizionata in pieno sole, su un terreno sabbioso o ghiaioso, asciutto e ben drenato. Vista la facilità di germinazione, oltre che acquistare le piantine già formate e in fiore, si può anche propagarle per semina, da fare in primavera quando le temperature sono attorno ai 13-18 gradi centigradi.
La portulaca è una pianta molto resistente: può soffrire di marciume radicale se irrigata troppo o in terreno troppo umido. Occasionalmente può essere attaccata dagli afidi.
Il colore acceso dei fiori di una Portulaca grandiflora
Il fiore di portulaca
Non è facile descrivere il fiore di portulaca, perché gli ibridi selezionati dagli esperti giardinieri variano molto, soprattutto per quel che riguarda il colore. Infatti, se il fiore della specie spontanea Portulaca oleracea è piccolo e poco appariscente, quello della Portulaca grandiflora può essere semplice o doppio, di dimensioni fino a cinque centimetri e dai colori più disparati: rosa, rosso, giallo, bianco. Spesso i fiori sono con strisce o macchie di colore diverso. Periodicamente poi sul mercato sono immessi serie di ibridi dai fiori sempre più ricercati.
Gli ibridi “Minilaca” hanno un portamento compatto, quasi a cuscino, con grandi fiori doppi di colore rosso scarlatto, giallo albicocca, rosa o color crema e sono molto adatti ai vasi. Gli ibridi “Sundance” sono semi-ricadenti, si alzano fino a 12 cm circa e hanno fiori doppi o semidoppi dai colori molto vivai. Infine, la serie “Sundial” ha fiori doppi dai vari colori, compreso il blu lavanda. Non è difficile quindi scegliere la portulaca più adatta per l’effetto cromatico voluto in giardino o nei vasi sul terrazzo.