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Ortensia

Ortensia è un termine generico con il quale si fa riferimento a un genere di piante denominato Hydrangea appartenente alla famiglia delle Hydrangeaceae, piante originarie del Giappone e della Cina e diffuse nelle regioni orientali asiatiche e nel continente americano.

Esistono diverse specie di ortensia; alcune di esse sono piante arbustive, altre sono rampicanti legnose; tutte le specie sono comunque caratterizzate da un fusto abbastanza robusto e da foglie dentate oppure a lobi. Le infiorescenze (corimbi) di queste piante possono essere dei colori più vari: bianco, rosa, rosso, azzurro, violetto ecc.

Fra le specie più note di ortensia troviamo l’Hydrangea hortensis (anche Hydrangea macrophylla o Hydrangea opuloides), l’Hydrangea paniculata, l’Hydrangea quercifolia, l’Hydrangea sargentiana e l’Hydrangea arborescens.

Fra le specie sopracitate, l’Hydrangea hortensis è probabilmente la specie più nota e coltivata quale pianta da giardino; ne esistono numerosissime sottospecie fra cui ricordiamo l’Admiration, la Amsterdam, l’Atlantica, l’Adria, la Bachstelzen, la Blaumeise, la Blue Prince, la Chaperon Rouge, la Domotoi, l’Europa, la Lady Katsuko, la Le Cygne e la Preciosa. Le diverse varietà dell’Hydrangea ortensis sono state suddivise in due grandi gruppi: Hortensia e Lace Caps; le ortensie appartenenti al primo gruppo hanno corimbi globosi particolarmente appariscenti che possono raggiungere un notevole diametro (anche 20 cm); le ortensie appartenenti al secondo gruppo hanno infiorescenze più piatte e meno appariscenti.

Da citare l’ortensia rampicante (Hydrangea petiolaris), pianta di origine giapponese, con foglia decidua, perenne, sarmentosa; i tralci sono lunghi fino a un metro e mezzo e si possono usare come decorazioni di grigliati, reti ecc. Molto forte, non necessita di molte cure; le foglie ovali con margini dentati si colorano di giallo oro in autunno prima della caduta. I fiori (estivi) sono riuniti in corimbi piatti e sono di colore bianco crema. Non è necessario potarla, se non per contenerne le dimensioni; nel caso, la potatura avviene a febbraio.

Ortensia: la cura

Le ortensie sono piante perenni che iniziano a vegetare a partire dai primi giorni di marzo e si spogliano durante il periodo invernale. La fioritura avviene generalmente nel mese di aprile e, in appartamento, se la pianta è ben curata e viene posta in una zona ben luminosa, ma fresca (mediamente 17 °C), può avere una fioritura abbastanza lunga (circa due mesi); non va comunque mai esposta direttamente ai raggi del sole. Terminato il periodo della fioritura l’ortensia andrebbe trapiantata in giardino perché, altrimenti, difficilmente sarà in grado di rifiorire consecutivamente per alcuni anni.

La moltiplicazione delle ortensie viene effettuata con il metodo della talea. Terminato il periodo della fioritura è possibile prelevare dai rami fioriferi alcune talee apicali; la lunghezza delle talee deve essere di circa 12-14 cm. Effettuato il taglio vanno rimosse le eventuali foglie che si trovano nella parte bassa della talea; la parte che ha subito il taglio deve essere spolverizzata con ormoni radicanti così da favorire il processo di radicazione. Terminate queste operazioni le talee di ortensia vanno poste in un mix equamente suddiviso fatto di terriccio fertile e sabbia non troppo fine. Dopo l’inserimento delle talee nel substrato, il terriccio va lievemente compattato.

ortensia

Il recipiente che contiene le talee va coperto con un telo di plastica trasparente; si faccia attenzione a mantenere il substrato abbastanza umido. Quotidianamente si deve togliere il foglio per rimuovere l’inevitabile condensa che si sarà formata e per controllare lo stato di umidità del terriccio. Trascorso un mese e mezzo o poco meno, i primi germogli faranno la loro comparsa; a questo punto è possibile togliere definitivamente il foglio di plastica ed effettuare l’operazione di trasferimento in vasi non troppo grandi (circa 10 cm di diametro) che andranno posti all’aperto in luoghi ombrosi, ma riparati dal freddo eccessivo e dalle correnti d’aria. L’anno seguente va effettuato il rinvaso in contenitori più grandi che andranno tenuti sempre all’aperto, si dovrà aspettare almeno un altro anno se si vuole portare l’ortensia nel proprio appartamento.

Una cosa che non deve essere assolutamente trascurata nella gestione delle ortensie è l’innaffiatura; durante la primavera e l’estate si devono garantire a questa pianta irrigazioni copiose e frequenti in modo che il terreno che le accoglie sia costantemente umido (si evitino però i sempre dannosi ristagni idrici). Sono anche consigliate alcune nebulizzazioni delle chiome, ma non si deve esagerare in questo senso in quanto un eccesso di umidità è un fattore favorente lo sviluppo di avversità (muffe e/o parassiti). Se osserviamo che le foglie dell’ortensia tendono a diventare marroni lungo il loro margine e inoltre si arricciano significa che la quantità di acqua che forniamo non è sufficiente; si dovrà pertanto agire in tal senso fornendo un maggiore quantitativo di acqua alla pianta.

Anche la concimazione ha la sua importanza; sempre in primavera e in estate, le ortensie vanno concimate con cadenza settimanale usando i concimi liquidi da aggiungere all’acqua che viene utilizzata per le innaffiature. Il concime più adatto è quello per piante acidofile.

Un ultimo cenno va alle avversità che nel caso delle ortensie possono essere numerose; in particolare si segnalano gli afidi della specie Rhopalosiphum dianthi, i nematodi degli steli e dei bulbi (Ditylenchus dipsaci), la fillostictosi da Phillosticta hydrangeae, la muffa grigia, l’oidio ecc.

Come potare l’ortensia

Un’attenzione particolare va dedicata alle operazioni di potatura che vanno effettuate con notevole attenzione, per non correre il rischio di danneggiare le nostre ortensie. I periodi di potatura variano a seconda dell’ambiente in cui si trovano le piante. Le ortensie coltivate all’aperto che si trovano in regioni dal clima più freddo vanno potate alla fine della stagione invernale; questo perché le parti che verranno poi rimosse svolgono, durante il periodo invernale, una funzione protettiva delle parti più giovani. Se ci troviamo in una regione dal clima meno rigido la potatura può essere effettuata al termine della fioritura. Così facendo la pianta avrà gemme laterali che potranno fiorire nel corso dell’anno seguente.

Per approfondire l’argomento si consulti l’articolo Potatura delle ortensie.

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