Lobelia è un genere di piante appartenente alla numerosa famiglia delle Campanulacee alla quale appartengono specie sparse in tutto il mondo, in particolar modo nei Paesi dal clima temperato.
Il nome Lobelia è stato attribuito da Linneo in onore a un botanico belga, Matthias de Lobel, vissuto a cavallo fra il XVI e il XVII secolo.
Le piante di lobelia, originarie dell’America, del Sudafrica e dell’Oceania, si prestano sia all’allevamento in vaso che a quello in piena terra.
Alcune specie raggiungono altezze considerevoli (arrivano, infatti, a circa 3 metri di altezza), ma quelle che di norma vengono usate a scopi ornamentali non superano il mezzo metro.
Le lobelie si caratterizzano per il loro fusto sottile e flessibile; le foglie sono di color verde chiaro ed emanano un odore piuttosto forte; i fiori sono particolarmente numerosi, anche se sono piuttosto piccoli; il loro colore varia in base alle specie e alle numerose varietà; si hanno infatti lobelie con fiori bianchi, azzurri, viola, rossi, blu ecc. Le lobelie con i fiori blu e quelle con i fiori viola sono forse le più apprezzate in assoluto.
Fra le specie principali si ricordano la Lobelia erinus, la Lobelia cardinalis, la Lobelia speciosa, la Lobelia puberula e la Lobelia siphilitica; fra queste la specie più coltivata nel continente europeo è certamente la Lobelia erinus, una specie che si caratterizza per una fioritura prolungata, fiorisce infatti per tutto per il periodo che va dall’inizio della primavera alla fine della stagione autunnale.
Lobelia erinus
Lobelia – Coltivazione e cura
La lobelia non è una pianta che crea particolari problemi nella coltivazione, peraltro si tratta di una pianta piuttosto robusta che sa adattarsi piuttosto bene a varie temperature.
Come detto, le lobelie possono essere allevate sia in vaso che in piena terra; in quest’ultimo caso sono ideale per creare dei bellissimi cespugli visto il loro tipo di fioritura; vanno benissimo anche come bordure.
La moltiplicazione avviene per semina la quale può essere effettuata in diversi periodi dell’anno; nel caso si desiderino fioriture precoci è opportuno avere a disposizione una serra fredda o comunque un locale con una temperatura abbastanza tiepida. I semi sono molto piccoli ed è opportuno mescolarli con un po’ di sabbia in modo da far sì che troppi cadano in un solo punto e avere piante troppo vicine tra loro.
Il substrato di coltivazione ideale è un terreno sabbioso o argilloso, ma è una pianta che sa adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, a prescindere dal pH che può essere acido, alcalino o neutro. Se coltivate in vaso si utilizzi un terriccio fertile mescolato con torba e sabbia in modo da garantire un ottimo drenaggio.
Per quanto riguarda l’esposizione alla luce, l’ideale è una posizione ombreggiata o comunque parzialmente ombreggiata; non disdegnano comunque di ricevere la luce diretta del sole purché ciò non avvenga nelle ore più calde dei mesi estivi.
Le irrigazioni devono essere regolari e vanno effettuate ogniqualvolta il terreno superficiale è asciutto; come sempre si raccomanda di evitare i ristagni idrici che potrebbero creare diversi problemi.
Le concimazioni devono essere effettuate ogni due settimane circa; si può ricorrere a un concime liquido da diluire nell’acqua delle irrigazioni; è opportuno che la dose di fertilizzante sia più bassa di quella indicata nella confezione (ci si regoli su metà dose circa).
La lobelia non necessita di potatura; vanno però eliminate le parti secche e quelle danneggiate allo scopo di ridurre al minimo i rischi di patologie parassitarie.
Avversità
Le principali avversità della lobelia sono rappresentate dagli afidi e dal ragnetto rosso; nel caso si osservino dei piccoli insetti di colore chiaro sulla pianta, con ogni probabilità questa è stata attaccata dagli afidi; si può rimediare ricorrendo ad appositi prodotti reperibili in qualsiasi negozio specializzato o in un vivaio.
Se si nota che le foglie cominciano a ingiallire e accartocciarsi è molto probabile che la lobelia sia vittima di un attacco da parte del ragnetto rosso. Possiamo sincerarcene osservando la pagina inferiore delle foglie sulla quale dovrebbero esserci delle piccole ragnatele.
Se il problema non appare particolarmente grave dovrebbe essere sufficiente aumentare le nebulizzazioni sulla chioma; se l’infestazione è invece piuttosto seria si dovrà ricorrere a un prodotto specifico.
Articoli correlati