La kerria è un genere di arbusto deciduo della famiglia delle Rosaceae, originario dell’Asia, che comprende solo la specie japonica, di medie dimensioni (raggiunge i 2 metri di altezza o poco più) e forma arrotondata, con fusto sottile e scarsamente ramificato.
Le foglie della Kerria japonica sono piccole, verde scuro e dal bordo seghettato, mentre i fiori, che sbocciano in primavera, sono giallo dorato e rotondi. La fioritura spesso è doppia, a quella primaverile ne segue una meno abbondante a fine estate. Sono stati creati anche degli ibridi dai fiori bianchi. Il cultivar più diffuso in Europa è Kerria japonica pleniflora, con i fiori composti da un doppio strato di petali, simili alle rose.
Kerria – Coltivazione e cura
La Kerria japonica si adatta a qualsiasi esposizione, sia ombreggiata sia in pieno sole, ma all’ombra produce pochi fiori e in pieno sole tutto il giorno può perdere il colore intenso dei fiori, quindi la soluzione ideale è una collocazione che esponga la pianta alla luce di diretta solo per una parte della giornata. In caso di zone a clima molto caldo, è bene collocare la kerria in mezz’ombra, avendo cura che non venga colpita dal sole nelle ore più torride della giornata.
Il terreno per la kerria deve essere ricco e ben drenato, piuttosto profondo, e va sottoposto a concimazione a fine inverno con concime granulare organico a lento rilascio e in primavera ogni 20 giorni con concime liquido ricco di azoto e potassio da fornire insieme all’acqua.
Le annaffiature non sono un’esigenza particolare della kerria, che di solito si accontenta dell’acqua delle piogge; va irrigata solo in caso di periodi di prolungata siccità, se il terreno rimane completamente asciutto. Se coltivata in vaso, invece, la kerria va annaffiata regolarmente e rinvasata ogni 4 anni circa.
La potatura è necessaria dopo la fioritura per stimolare la comparsa di nuovi fiori l’anno successivo.
In foto, Kerria japonica pleniflora
La kerria produce molti germogli basali, che possono essere utilizzati per la riproduzione di questa pianta, in estate, separando ciascun pollone basale dalla pianta e interrandolo singolarmente. La moltiplicazione però si può ottenere anche per talea, sempre in estate, recidendo rami laterali per circa 15 cm di lunghezza e interrandoli in contenitori tenuti al freddo fino alla radicazione.
La Kerria japonica teme molto i funghi del genere Cylindrosporium, che attaccano i germogli e portano al disseccamento delle foglie. Per combatterli è necessario tagliare sia gli apici che le foglie malate. Sporadicamente la kerria può anche essere soggetta a infezioni da Blumeriella o ad attacchi di bruchi, che danneggiano le radici.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, kerria ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.
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