Il gelsomino del Madagascar (Stephanotis floribunda, o anche Stephanotis jasminoides) è una pianta rampicante della famiglia delle Ascepidiacee); è spesso confusa con quella di gelsomino vero e proprio, anche se non ha niente a che fare con esso, almeno dal punto di vista botanico, in quanto appartengono a famiglie diverse. In comune con il gelsomino è la caratteristica di essere una pianta rampicante volubile, con i fusti che si avviluppano attorno ai sostegni, e di produrre fiori profumati che, nel caso del gelsomino del Madagascar, sono bianchi e cerosi.
Il gelsomino del Madagascar è una pianta delicata e risente maggiormente del freddo invernale. Andrebbe infatti coltivata dove le temperature minime scendono di rado sotto i 15 gradi centigradi (si tratta infatti di una pianta tropicale). Nelle regioni più fredde, è spesso coltivato come pianta da interni.
Originario non solo del Madagascar, ma anche delle aree tropicali dell’Asia, è una pianta sempreverde dallo sviluppo che può raggiungere i 3 metri (anche se nelle regioni di origine arriva facilmente ai sei metri di altezza). I fiori tubolari sono di un bianco puro; crescono riuniti in ombrelli e, come detto, sono molto profumati. Questa caratteristica rende il Gelsomino del Madagascar una scelta molto interessante per progettare i terrazzi (se allevato in vaso), posto vicino alle zone di conversazione.
Per quanto riguarda il terreno, il gelsomino del Madagascar predilige terreni leggeri e ben concimati. Le irrigazioni devono essere abbondanti e regolari durante tutto il periodo primaverile-estivo, mentre si possono diradare o cessare durante l’inverno.
Per quanto riguarda l’esposizione, predilige zone molto luminose, al sole, anche se sarebbe meglio ripararlo dal sole più caldo del mezzogiorno.
Particolare dei fiori del gelsomino del Madagascar
Moltiplicazione e potatura
La moltiplicazione del gelsomino del Madagascar viene effettuata con la tecnica della talea, in genere in estate (con talea semi legnosa), ma si hanno buoni risultati anche nella moltiplicazione per seme, da effettuarsi in primavera con un temperatura attorno ai 18-20 gradi centigradi.
Per quanto riguarda la potatura, questa può essere effettuata a fine inverno o a inizio primavera. La potatura in genere è solamente di contenimento, cioè ha lo scopo di limitare l’esuberanza della pianta e farle assumere l’andamento voluto, oppure per eliminare rami morti o compromessi dal freddo.
Gelsomino del Madagascar: cura
A differenza dell’altra pianta molto conosciuta e scambiata per gelsomino, il falso gelsomino, quello del Madagascar è meno resistente alle malattie ed è suscettibile all’attacco di cocciniglie e del ragnetto rosso. Le piante colpite da questi parassiti s’indeboliscono molto e le foglie diventano gialle e seccano. Spesso si assiste anche alla caduta dei fiori non ancora schiusi. Purtroppo, la lotta contro questi parassiti è difficile e spesso si deve ricorrere a prodotti chimici.
Gelsomino del Madagascar: il prezzo
Come molte piante acquistabili on line o nei vivai e negozi specializzati, il prezzo di un gelsomino del Madagascar dipende dall’età della pianta e dall’altezza raggiunta (e conseguentemente dallo sviluppo radicale cioè il diametro del vaso). Se usata come pianta da interno, il prezzo parte in genere dai 30-40 euro.
Articoli correlati