Il falso pepe, o Schinus molle, è un albero sempreverde della famiglia delle Anacardiaceae, originario dell’America latina e molto simile al salice. Ha infatti un fusto eretto, singolo o multiplo, dal portamento leggermente pendulo. Può raggiungere fino a 10 metri di altezza e produce bacche da cui si ricava il pepe rosa, ma è coltivato molto anche come pianta puramente decorativa. In primavera questa pianta si ricopre di piccoli fiori bianco-giallastri, che poi si trasformano nelle bacche rosse, le quali diventano rosa dopo la maturazione e restano sull’albero a lungo. Le foglie, invece, sono lanceolate, lunghe e sottili, verde scuro.
Il nome “falso pepe” è dovuto al fatto che le bacche dello Schinus molle somigliano molto a quelle del pepe e hanno un aroma simile a quello del pepe, ma questa pianta fa parte di una famiglia diversa da quella delle Piperaceae a cui appartiene il comune Piper nigrum.
Il falso pepe è commestibile?
Il frutto del falso pepe è commestibile anche fresco, dal sapore tra il dolce e il piccante, ma viene usato soprattutto essiccato per produrre il pepe rosa: le bacche vanno raccolte quando sono molto mature e vanno messe a essiccare su una retina per circa una settimana; quando si saranno indurite, saranno pronte per essere macinate.
Le bacche fresche, invece, possono essere usate per preparare infusi e decotti, così come le foglie. Tuttavia i frutti contengono una leggera quantità di sostanza tossica, perciò vanno assunti con moderazione e usati con moderazione in cucina.
Falso pepe – Proprietà
Le bacche del falso pepe contengono molti oli essenziali che conferiscono proprietà antibatteriche, antimicotiche e digestive. Gli infusi a base di falso pepe sono un valido rimedio contro la ritenzione idrica, mentre i decotti a base delle foglie di questa pianta hanno funzione analgesica e sono molto usati, ad esempio, per alleviare i reumatismi e i dolori alla sciatica.
Le bacche vengono usate in erboristeria e fitoterapia anche per produrre creme balsamiche, mentre corteccia e foglie sono impiegate nella produzione di saponi, profumi e dentifrici.
Le bacche fresche, invece, sono un ottimo repellente naturale contro le zanzare, da sfregare sulla pelle per tenerle lontane.
Le foglie del falso pepe sprigionano un forte aroma che tiene lontani insetti e parassiti
Coltivazione e cura
Questo albero teme il freddo, perciò può essere coltivato in giardino solo nelle zone a clima mite, infatti in Italia è diffuso soprattutto al Centro-sud. Nelle altre zone è frequente la coltivazione in vaso, come bonsai, in modo da poterlo tenere in una collocazione riparata in inverno, ma in questo caso il falso pepe va potato e annaffiato più spesso.
L’esposizione ideale dell’albero falso pepe è quindi in pieno sole, al riparo dal vento, in un’area di terreno piuttosto vasta, perché le radici tendono a svilupparsi molto in ampiezza. Il terreno può essere anche povero di materia organica, ma deve essere ben drenato.
La concimazione perciò non è strettamente necessaria, ma arricchire il terreno prima della messa a dimora con dello stallatico maturo favorirà e velocizzerà la crescita rigogliosa della pianta. Successivamente l’operazione può essere ripetuta in autunno.
Gli esemplari adulti di falso pepe resistono bene a periodi di siccità, mentre gli esemplari giovani non hanno ancora un apparato radicale abbastanza sviluppato, quindi devono essere annaffiati con frequenza, facendo attenzione però a evitare il ristagno idrico. Anche in inverno le annaffiature devono proseguire in caso di mancanza di piogge e clima secco, altrimenti la pianta non fiorirà nella stagione successiva.
La potatura è necessaria in caso di ramificazione eccessiva, per sfoltire la pianta e lasciarla ben aerata, infatti il falso pepe cresce molto velocemente.
La moltiplicazione del falso pepe si può ottenere per semina, piantando i semi in un miscuglio di sabbia e torba, ma essi hanno scarsa germinabilità, quindi è necessario interrarne un grande numero per ottenere qualche nuova piantina con sicurezza. La messa a dimora va poi eseguita in primavera.
Grazie al suo aroma, il falso pepe respinge naturalmente gli insetti, quindi non è soggetto all’attacco di parassiti e teme soltanto il marciume radicale provocato dal ristagno idrico.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, schinus ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.
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