Erica è un genere di piante molto diffuso appartenente alla grande famiglia delle Ericacee alla quale appartengono a loro volta circa 700 specie di piante arbustive.
Molto diffusa nel continente europeo, l’erica è una pianta ornamentale che viene usata sia per la decorazione degli interni sia per quella degli esterni; ha fioriture appariscenti e durature, ma non sono solo i fiori a rendere apprezzabile questa pianta; alcune specie di erica, infatti, sono molto ricercate anche per le loro foglie molto decorative.
Erica: le specie utilizzate
Le specie che vengono maggiormente utilizzate per la decorazione dei giardini o degli interni sono l’E. arborea, l’E. carnea, l’E. cinerea, l’E. gracilis, l’E. melanthera, l’E. multiflora e l’E. scoparia.
Erica in giardino: le varie operazioni
L’erica non presenta particolari difficoltà nella coltivazione, è però importante garantirle ambienti freschi e dotati di una buona ventilazione; pur amando la luce, non gradisce l’irraggiamento solare diretto.
Il terreno di coltivazione deve essere un terreno adatto a piante acidofile, in quanto l’erica non tollera i terreni ricchi di calcare. Per questo motivo, conviene metterla a dimora accanto ad altre piante acidofile, come azalee, rododendri o ortensie. Essendo una pianta che teme molto la siccità è opportuno che il substrato di coltivazione sia costantemente umido e fresco; ovviamente devono essere evitati i sempre dannosi ristagni idrici; a tale scopo si dovrà irrigare la pianta regolarmente, ma in modo moderato. Si garantiscano inoltre frequenti nebulizzazioni alla chioma. Se l’acqua di irrigazione è eccessivamente calcarea, è opportuno che due o tre volte l’anno si concimi il terreno con concime rinverdente a lento rilascio. Sarebbe anche utile sostituire annualmente il terreno in cui si trovano le piante, rimpiazzandolo con terriccio fresco per piante acidofile.
Per quanto concerne la concimazione periodica si consiglia l’utilizzo bisettimanale di fertilizzanti da mescolare con l’acqua delle innaffiature; le fertilizzazioni dovranno essere effettuate sia nella stagione primaverile che in quella estiva.
L’erica fiorisce a temperature che vanno dai 7 ai 16 °C; nel caso in cui queste temperature rimangano mediamente costanti, la fioritura sarà di notevole durata; in caso di temperature molto superiori, i fiori di erica tendono ad appassire con una certa rapidità; per ovviare a questo problema è quindi necessario che la temperatura ambientale sia mantenuta entro il range indicato poco sopra.
Il periodo di fioritura non è uguale per tutte le specie che, come abbiamo visto, sono molto numerose; molte di esse fioriscono però nel periodo autunno-inverno.
Annualmente è necessario eseguire una potatura atta a rimuovere tutte le infiorescenze sfiorite e a ridurre la lunghezza dei rami.
L’erica si moltiplica tramite la tecnica della talea: all’inizio del periodo primaverile oppure quando siamo giunti al termine di quello estivo, dai rami laterali si dovranno prelevare alcune talee lunghe circa 5-6 cm; si tolgano le foglie eventualmente presenti nella parte bassa e si pongano le talee in vasi contenenti torba umida e sabbia di taglio grossolano. Dopo l’inserimento delle talee, il contenitore andrà ricoperto con un foglio di plastica trasparente. I vasi vanno posti in una zona ombreggiata e in cui la temperatura oscilli fra i 19 e i 25 °C. Il substrato deve essere mantenuto costantemente umido; ci si ricordi di utilizzare acqua demineralizzata o, al limite, acqua piovana. Quotidianamente il foglio di plastica va tolto per verificare l’umidità del substrato, per arieggiare le talee e, ovviamente, per rimuovere l’inevitabile condensa che si sarà formata sulla plastica.
Non appena faranno la loro comparsa i primi germogli, si dovrà rimuovere definitivamente il foglio di plastica e si dovranno porre i contenitori in una zona più ricca di luce; ci si ricordi però di non esporre mai le talee d’erica all’irraggiamento solare diretto. Quando le talee avranno raggiunto un’altezza pari a 7-8 cm, si potranno trapiantare nei contenitori definitivi a gruppi di due o tre.
Un ultimo cenno va alle avversità che possono interessare questa pianta, le più fastidiose sono gli attacchi che può subire da cocciniglie (che vanno combattute con anticoccidici) e ragnetto rosso (che va avversato incrementando l’umidità dell’ambiente e utilizzando prodotti acaricidi).