La cicas, o cycas, è una pianta esotica sempreverde della famiglia delle Cicadaceae, originaria dell’Asia, del Giappone e dell’Oceania. Il suo aspetto viene spesso associato a quello delle palme.
Ha un tronco eretto e rugoso e numerosi rami flessibili che si sviluppano direttamente dalla sua base (polloni) e presentano tante foglie pennate sottili, rigide e acuminate. Appena nate, le nuove foglie sono arrotolate su se stesse e pelose, poi si distendono e perdono la peluria, mentre quelle più vicine al fusto sviluppano spine. Al centro della corona di rami e foglie si sviluppano i fiori, maschili e femminili su piante diverse: le cicas sono piante dioiche, quindi devono essere piantati vicini esemplari maschi ed esemplari femmine perché si riproducano.
La fioritura avviene in primavera ogni 2-3 anni, e i fiori sono di colore giallo vivace e hanno forma diversa a seconda del sesso: i fiori maschili, detti strobili, sono sacche polliniche coniche contenenti gli anterozoidi, quelli femminili invece sono formati da brattee (foglie con funzione protettiva) che racchiudono gli ovuli da cui si sviluppano semi dal guscio rosso. Questi semi sono tossici sia per l’uomo, sia per gli animali: provocano danni respiratori ed epatici, insufficienza renale e in casi gravi la morte.
Cicas – Varietà
Esistono diverse varietà di questa pianta esotica, ma le più diffuse sono:
- Cicas revoluta, la più conosciuta, originaria della Cina e del Giappone, con foglie curve e coriacee e una crescita molto lenta e ridotta rispetto alla media della specie.
- Cicas circinalis, varietà indiana, con fusto molto alto e foglie pinnate grandi e piatte lunghe fino a 2 metri.
- Cicas siamensis, originaria della Birmania, con foglie pinnate molto piccole che non superano i 50 cm di lunghezza.
- Cicas bamboo, con foglie compatte simili a quelle del bambù, molto resistente al clima rigido, cresce molto rapidamente.
Il midollo del tronco delle cicas giovani è utilizzato per la preparazione del sago, una fecola alimentare
Coltivazione e cura
Le cicas devono essere coltivate in luoghi dal clima mite, preferibilmente in posizioni di mezz’ombra, e anche se tollerano il freddo anche sotto gli 0°, nei mesi invernali vanno spostate in luoghi riparati, se coltivate in vaso, e protette con una pacciamatura adeguata alla base e teli traspiranti sulla chioma se tenute in piena terra.
Cicas in fiore
Il terreno ideale è terriccio comune misto a torba e sabbia, in modo che sia umido ma ben drenato.
Se coltivate in piena terra, le cicas si accontentano dell’acqua piovana, tranne che in estate o in periodi particolarmente caldi, mentre in vaso occorrono annaffiature più frequenti.
La concimazione deve essere effettuata in primavera ed estate almeno una volta al mese per mantenere il terreno ricco di materia organica, con concime specifico per piante verdi.
Per gli esemplari di cicas coltivati in vaso, è necessario provvedere al rinvaso ogni circa 3 anni, o comunque quando le radici hanno occupato tutto lo spazio disponibile e richiedono un vaso più grande.
Una potatura periodica è necessaria per recidere le foglie secche o danneggiate, avendo cura di intervenire direttamente alla base con tagli netti.
La moltiplicazione della cicas può avvenire per talea o per semina. La talea può essere effettuata in tutti i periodi dell’anno (preferibilmente in quelli caldi), prelevando alcuni dei polloni basali della pianta, privandoli di quasi tutte le foglie e ponendoli a radicare in un misto di terriccio fertile e torba, in contenitore caldo e protetto. Quando inizieranno a spuntare foglie nuove le radici si saranno sviluppate e le nuove piantine potranno essere messe a dimora. La semina invece avviene nel periodo fra marzo e maggio ma indebolisce maggiormente la pianta madre.
Le cicas possono essere soggette all’attacco di parassiti, in particolare le cocciniglie brune, che rovinano le foglie e le predispongono alla fumaggine, una malattia fungina. Le cocciniglie vanno eliminate con lavaggi manuali delle singole foglie con acqua e alcol, oppure con antiparassitari specifici, ma se sono già molto diffuse è meglio recidere le foglie attaccate. Le radici di questa pianta, inoltre, temono il marciume causato dal ristagno idrico in caso di annaffiature eccessive o terreno poco drenante.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, cicas ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.
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