Il caryopteris è un genere di arbusto caducifoglie originario dell’Asia centrale, a portamento eretto e alto fino a 1 metro. Ha fusti arcuati con foglie piccole, ovali, ricoperte da una sottile peluria e di colore grigio-verde, che spuntano a primavera inoltrata, mentre dalla fine dell’estate e per tutto l’autunno produce piccoli fiori blu-viola raccolti a grappolo all’apice dei rami. Esistono poi ibridi con i fiori bianchi o con le foglie dorate o striate di bianco. L’ibrido spontaneo più coltivato e più diffuso nei giardini è nato in Europa e viene chiamato Caryopteris x clandonensis.
Caryopteris – Coltivazione e cura
Il caryopteris viene utilizzato soprattutto nei giardini rocciosi o per creare bordure miste con altre piante, ideali per i giardini a bassa manutenzione in cui si voglia ottenere un effetto disordinato naturale e armonico. Anche le sue dimensioni ridotte lo rendono molto adatto a questo scopo. Non ha inoltre molte esigenze, perciò è di facile coltivazione.
L’esposizione ideale è in pieno sole, ma può tollerare la mezz’ombra. Resiste bene al freddo, ma in inverno è bene eseguire una pacciamatura per proteggere la base della pianta. Temperature troppo rigide possono far seccare i rami più alti di questo arbusto. Non ci sono problemi invece con il caldo e i venti salmastri. Il caryopteris sopporta bene anche brevi periodi di siccità, ma se questa si prolunga, è necessario intervenire con annaffiature abbondanti. Durante il periodo vegetativo, dalla primavera all’autunno, annaffiature sporadiche favoriscono la fioritura. In primavera, a ciò va aggiunta la concimazione con concime granulare. Questo arbusto può essere coltivato anche in vaso, ma in questo caso richiede annaffiature più frequenti. Sia in vaso sia in piena terra il terreno ideale è sempre ben drenato, per questo è consigliabile aggiungervi sabbia.
La potatura può favorire lo sviluppo di rami più rigogliosi e di conseguenza una fioritura più abbondante, dato che i fiori sbocciano sui rami nuovi; per questo, in autunno o a inizio primavera, si può recidere il caryopteris fino alla base, ed è necessario eliminare eventuali rami bruciati dal gelo.
Il metodo più usato per la moltiplicazione è la semina, da effettuare a fine inverno in un contenitore protetto e caldo. A primavera inoltrata i nuovi germogli saranno robusti a sufficienza per essere trapiantati in vaso o in piena terra per la messa a dimora definitiva.
Le foglie del caryopteris emanano un delicato aroma quando vengono strofinate
Come è tipico degli arbusti, si tratta di una pianta molto rustica, che non teme molto malattie e parassiti ma soltanto il marciume radicale provocato da annaffiature eccessive e ristagno idrico.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, caryopteris ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.
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