L’artemisia (Artemisia vulgaris) è una pianta perenne cespitosa della famiglia delel Asteracee. Originaria dell’Asia e del Nord america, non dev’essere confusa con la pianta della stessa famiglia, l’Artemisia absinthium, cioè il vero assenzio.
Si tratta di una pianta interessante sia per il giardinaggio, sia in fitoterapia.
La coltivazione dell’artemisia in giardino
Lapianta coltivata in giardino non è la stessa specie usata in fitoterapia. Infatti si usa mettere a dimora nei giardini arbusti di Artemisia arborescens, che è un vero e proprio piccolo albero che raggiunge l’altezza di uno-due metri. Arbusto sempreverde, eretto, ha foglie simili a quelle delle felci, molto aromatiche e ornamentali. Il colore è bianco argento e quindi è perfetta per illuminare un punto del giardino poco appariscente.
In estate produce piccoli fiori gialli raccolti in pannocchie. L’artemisia in giardino è resistente al freddo anche se nelle zone fredde per avere migliori risultati conviene piantarla a ridosso di un muro caldo, come si fa per il rosmarino.
Questa pianta è apprezzata per la fioritura e il fogliame elegante. Non necessita di molta acqua e a parte i primi mesi dell’impianto, è sufficiente l’acqua piovana.
Propagazione e impianto
Generalmente quest’albero viene messo a dimora nel sole pieno, in qualunque tipo di terreno tranne quelli troppo pesanti. Si può propagare per seme in autunno o per talea erbacea. Pianta in genere resistente a parassiti o malattie, ma a volte può essere oggetto di attacco di afidi o oidio.
L’artemisia in fitoterapia
Della specie usata in fitoterapia (Artemisia vulgaris) vengono utilizzati foglie e radici. Da queste si ricava l’olio essenziale o un estratto. La fitoterapia le attribuisce proprietà diuretiche, sedative e antispastiche. Vi si attribuiscono inoltre capacità di indurre il flusso mestruale. Sa usa anche con gli stessi scopi le foglie di Artemisia annua, pianta spontanea della flora italliana e molto diffusa.
Si conoscono diverse specie di artemisia: nella foto Artemisia annua che cresce spontanea in quasi tutta Italia fino a 1000 m di altitudine
Pertanto, le indicazioni per l’utilizzo di prodotti a base di questa pianta sono:
- amenorrea
- irregolarità del ciclo mestruale
- ansia
- disturbi della digestione
- tosse
Controindicazioni ed effetti collaterali
In letteratura sono riportati effetti colalterali come nausea, vomito ed eruzioni cutanee. Va pertanto utilizzata con attenzione. Sono note possibili interazioni con farmaci neurostimolanti o terapie ormonali. Non andrebbe assunta dalle donne in gravidanza.
Efficacia
Sull’utilizzo dell’artemisia sono però necessari ulteriori conferme prima di poter parlare di comprovata efficacia.
Formulazione
In genere viene venduta sottoforma foglie o steli per infusione, estratto secco o tintura madre.
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