L’aloe vera è una pianta nota soprattutto per le sue proprietà fitoterapiche. La pianta può essere coltivata in vaso oppure in terra. La coltivazione può venire effettuata sia per semi (ma questa possibilità è poco sfruttata) sia per talea. Come molte altre piante grasse si adatta sia alla coltivazione esterna sia a quella in vaso all’interno delle abitazioni. Nelle zone mediterranee, caratterizzate da un clima temperato, l’aloe vera viene coltivata in terra per tutto il corso dell’anno.
Il periodo ideale per la moltiplicazione è quello che va da fine maggio a inizio giugno, periodo che coincide con la fase centrale della stagione vegetativa. La moltiplicazione per talea avviene nel seguente modo: dopo aver reciso i germogli, si lasciano asciugare per qualche giorno dopodiché, ad asciugatura avvenuta, dovranno essere invasati in un substrato sabbioso piuttosto leggero che dovrà avere sempre un certo grado di umidità. I vasi contenenti le talee devono essere posizionati in una zona molto luminosa, possibilmente alla luce diretta.
L’aloe vera non è una pianta che ama l’acqua in modo particolare; durante il periodo estivo è sufficiente innaffiarla una volta alla settimana. Nel corso dell’inverno non sono invece necessarie innaffiature. L’acqua deve essere versata con una certa cautela, facendo attenzione a non bagnare le foglie, ma solo la terra. Il motivo per cui è preferibile non bagnare le foglie dell’aloe vera è legato al fatto che esse tendono a trattenere l’acqua per molto tempo e ciò potrebbe favorire patologie micotiche. Le ore per l’innaffiatura sono quelle mattutine e quelle serali; si eviti di idratare la pianta nelle ore più calde.
La concimazione deve invece essere effettuata con una certa frequenza: nel corso della stagione estiva (marzo-settembre) si dovranno pertanto effettuare concimazioni mensili con concime liquido a base di potassio che andrà mescolato all’acqua destinata alle irrigazioni. È opportuno prima di procedere con la concimazione inumidire leggermente il terreno.
L’aloe vera non necessità di potatura; al più si effettueranno tagli delle foglie più vicine alla base, man mano che diventano secche. I tagli effettuati devono essere netti ed effettuati con forbici o coltelli ben puliti.
Annualmente (o al massimo ogni due anni), le piante devono essere rinvasate. Si sostituiranno sia il terreno sia il vaso vecchio con uno nuovo e più grande. Si faccia attenzione a utilizzare un terriccio ben drenante allo scopo di evitare i temuti ristagni idrici. Il substrato ideale è un mix composto per metà da sabbia e per metà da terriccio universale. Al momento del rinvaso è altresì opportuno rimuovere eventuali radici spezzate o interessate da malattie.
Le patologie che interessano più frequentemente la pianta sono il ragnetto rosso e le malattie fungine.