Gutta cavat lapidem è una nota locuzione latina che letteralmente ha il significato di “la goccia scava la pietra”; in senso figurato significa che con perseveranza e con ferrea volontà, anche facendo piccoli passi, si possono conseguire obiettivi che altrimenti sarebbero da considerarsi impossibili da raggiungere. La si usa però molto spesso anche con un’accezione più negativa per indicare l’efficacia dannosa di un’azione anche lieve, qualora sia ripetuta e continua.
La frase è tratta dalle Epistole dal Ponto, di Ovidio (il più grande rinnovatore della poesia elegiaca dell’età augustea) e per la precisione dice: “Gutta cavat lapidem, consumitur anulus usu” ovvero “La goccia scava la pietra, l’anello si consuma con l’uso”. In epoca posteriore è comparsa anche la variante, Gutta cavat lapidem non vi, sed saepe cadendo (… non per la sua forza, ma col cadere spesso). L’espressione è presente anche in Lucrezio, Tibullo (anch’egli dell’età augustea) e Seneca (personalità decisiva dell’età giulio-claudia).
L’erosione delle rocce da parte delle acque è un processo che richiede moltissimo tempo
Frasi celebri, motti e modi di dire – Locuzioni e frasi latine