Del doman non v’è certezza è un verso della Canzona di Bacco, composta da Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, in occasione del carnevale del 1490. Si tratta di un “trionfo” ossia una composizione scritta per essere cantata da un corteo (o trionfo, per l’appunto) di maschere che rappresentavano soggetti mitologici.
La canzone è una esaltazione del tema pagano del “carpe diem“, concetto fondante della filosofia epicurea: “cogli l’attimo”, cioè goditi la vita attimo per attimo senza pensare a ciò che succederà dopo.
Il noto verso fa parte dell’incipit:
che si fugge tuttavia!
del doman non v’è certezza».
In questi versi l’autore invita il lettore a godersi ciò che avviene nel presente, soprattutto durante la giovinezza che è una fase della vita che fugge continuamente; chi vuole essere felice, lo sia adesso perché non si può avere la certezza del futuro.
Il verso è presente in letteratura anche nelle varianti “Del doman non c’è certezza” e “Di doman non v’è certezza”.
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