Andare in brodo di giuggiole è un’espressione che viene usata con il significato di “essere particolarmente contenti”, “essere fuori di sé dalla gioia”, “gongolare”, “godersi la soddisfazione per qualcosa di particolarmente piacevole”. Ha praticamente lo stesso significato dell’espressione “andare in sollucchero”.
“Insomma c’è l’accoglienza, i poveri migranti e la prima donna capitano della storia d’Italia. Tutta roba in grado di mandare in brodo di giuggiole i buonisti radical chic” (L’intraprendente, 16 giugno 2018).
Sembra che l’espressione originaria fosse in realtà “andare in brodo di succiole”, utilizzata in Toscana (le succiole sono le castagne lessate con la buccia il cui brodo era particolarmente dolce); succiole è poi stato sostituito da giuggiole, i frutti prodotti dalla pianta del giuggiolo dal sapore molto dolce che ricorda un po’ quello della mela.
Lo stato di grande contentezza al quale si vuol fare riferimento con l’espressione fa riferimento alla bontà e alla dolcezza dei frutti in questione.