La salvia (Salvia officinalis) è utilizzata come rimedio fitoterapico fin dai tempi più antichi. In epoca medievale era utilizzata per favorire le contrazioni uterine nelle donne che avevano un parto difficoltoso, tant’è che ancora oggi è sconsigliata alle donne gravide e a quelle che allattano.
La droga è ricavata dalle foglie e dalle sommità fiorite; i principi attivi che la costituiscono sono olio essenziale, acido rosmarinico, acidi organici, tannini, estrogeni, composti amari ecc.
Proprietà e benefici della salvia
In fitoterapia la salvia viene consigliata come stimolante delle funzioni intestinali e della cistifellea; viene inoltre indicata come rimedio per trattare affezioni quali la bronchite, la tonsillite, il mal di gola e l’asma e per abbassare la glicemia e combattere l’eccessiva sudorazione (per questo è consigliata alle donne in premenopausa e in menopausa).
Può essere usata esternamente come antisettico e astringente (compresse imbevute nell’infuso possono essere utilizzate per combattere eczemi, dermatosi e piaghe cutanee); per questo motivo è anche usata per effettuare sciacqui e gargarismi per le affezioni della mucosa orale.
Le tisane sono consigliate per un effetto digestivo, tonico e rinnfrescante e per chi soffre di reflussso gastroesofageo.
Le foglie strofinate sui denti possono renderli più bianchi e possono combattere l’alitosi.
Controindicazioni
Preparazioni eccessivamente concentrate assunte internamente possono risultare tossiche per il sistema nervoso. È consigliabile non usare le tisane a dosi elevate per lunghi periodi di tempo.
L’utilizzo di prodotti fitoterapici a base di salvia è controindicato ai soggetti affetti da ipertensione arteriosa, agli epilettici e, come ricordato nel paragrafo precedente, alle donne in stato interessante e a quelle che allattano.
Infuso e tisana di salvia
Un modo molto semplice per beneficiare delle proprietà della Salvia officinalis è la preparazione di infusi o tisane.
Preparare un infuso è molto semplice: sono sufficienti 5-6 foglie di salvia (fresche, possibilmente appena colte dalla pianta, per chi ha un giardino o un orto) per una tazza di 200 ml. Si porta a ebollizione l’acqua, quindi si mettono a bagno le foglie spegnendo il fuoco e coprendo con un coperchio. Il tutto va fatto riposare per almeno dieci minuti. Si termina filtrando l’infuso con un colino. Volendo preparare una tisana, si può abbinare alle foglie i fiori di salvia oppure associarle ad altre piante officinali. Le scelte più comuni sono con il rosmarino, i fiori di camomilla o l’aromatizzazione con il limone.