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Salice bianco

Il salice bianco (Salix alba), noto anche come salice comune, è una pianta appartenente alla famiglia delle Salicacee; è diffusa in Europa, nell’Asia occidentale e in Africa settentrionale. L’albero raggiunge altezze considerevoli (si va dai 10 ai 25 m), ha un portamento della chioma espanso e ha una crescita molto rapida. Nelle piante più giovani la corteccia ha un colore grigio-verde, mentre gli esemplari più vecchi hanno una corteccia di colore grigio scuro con screpolature longitudinali. Le foglie sono lanceolate, lunghe fino a 10 cm, sono di colore verde argentato e ricoperte da una sottile peluria. Il tempo della fioritura va da aprile a maggio, periodo in cui assieme alle foglie, compaiono gli amenti, tipica inflorescenza di questa famiglia botanica: quelli maschili sono gialli lunghi fino a 5 cm, e quelli femminili, verdi, leggermente più corti.

Il salice bianco trova indicazione in fitoterapia, grazie alle proprietà della sua corteccia, ma è anche usato come pianta ornamentale in giardino o per impiego forestale, per creare siepi o consolidare le rive dei fiumi o rimboschimenti.

  • Il salice bianco in fitoterapia
  • La coltivazione del salice bianco

salice bianco

Il salice bianco in fitoterapia

Le parti dellla pianta che vengono utilizzate in fitoterapia sono le foglie, i fiori e la corteccia dei rami di due o tre anni.

I costituenti principali della droga sono alcuni derivati della salicina (in particolare salicortina, 2’O-acetilsalicortina e tremulacina), flavonoidi, tannini e polisaccaridi. L’uso terapeutico (sotto forma di infuso, tintura, corteccia macerata ecc.) ha origini antichissime; in commercio sono ormai disponibili comode tavolette che contengono l’estratto secco della corteccia.

Proprietà della pianta

Le indicazioni all’uso di preparati a base di salice bianco sono molteplici, ma le principali sono sostanzialmente due: le infiammazioni artritiche e quelle reumatiche. Altri utilizzi, anche se meno comuni, sono quelli relativi al trattamento di cistiti, uretriti, disuria, disturbi influenzali, emicranie, nevralgie ecc. Il suo impiego sfrutta quindi le proprietà antiinfiammatorie della salicina.

Controindicazioni

Sono diverse anche le controindicazioni all’uso di questo rimedio fitoterapico; fra le più importanti si segnalano la deficienza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, la stipsi, l’anemia sideropenica e l’allergia ai salicilati. Precauzionalmente l’utilizzo di salice bianco dovrebbe essere precluso ai soggetti di età inferiore ai 12 anni (con i salicilati di sintesi si è osservato un incremento del rischio della sindrome di Reye, una grave patologia caratterizzata da encefalopatia e infiltrazione grassa del fegato).

I preparati a base di salice bianco dovrebbero essere utilizzati con una notevole cautela da quei soggetti che assumono salicilati di sintesi o farmaci ad azione anticoagulante o ad azione antiaggregante e da coloro che soffrono di infiammazione acuta o ulcerazione del tratto gastrointestinale. Occorre una certa cautela anche nella somministrazione di tali preparati a soggetti affetti da disturbi neurologici, renali ed epatici. Si deve infine tenere conto che i principi attivi del salice bianco possono ridurre l’assorbimento intestinale dei farmaci alcalini se l’assunzione è contemporanea o comunque ravvicinata nel tempo.

La coltivazione del salice bianco

Il salice bianco trova impiego in giardino come esemplare isolato o per formare siepi divisorie di grandi dimensioni (occorre tener presente che la pianta cresce di parecchi metri anche in larghezza). La sua rusticità ne fa una pianta molto resistente, ma molto esigente per quanto riguarda il tipo di terreno. Il suo habitat naturale sono le zone di ripa (lungo i fiumi o aree umide di pianura e collina) e quindi predilige terreni profondi, umidi ma ben drenati, in pieno sole. La pianta vegeta bene in condizione di piena luce e non tollera la copertura di altre piante o edifici. Il suolo deve essere acido, con un pH ottimale tra 5,5 e 7,5. Resiste bene ai ristagni idrici ed è quindi una delle poche piante adatte a terreni compatti e argillosi. Per lo stesso motivo è più sensibile alla carenza idrica durante l’estate.

Oltre al suo utilizzo in giardino, il salice bianco ha anche un valore economico, perché è usato per produrre legna da ardere ed è utile per l’apicoltura. Risulta utile il suo impianto nelle aree a vocazione cerealicola perché esercita un’azione di controllo biologico verso i principali parassiti delle colture agricole. Il salice bianco è sensibile ad attacchi di parassiti, come afidi, bruchi, cocciniglia e fungini, come armillaria e ruggine.

Tra le principali varietà selezionate per il giardinaggio, quella Salix alba vitellina (o salice dorato) produce getti dal colore giallo brillante – arancione e porta fiori solo maschili. La varietà Salix alba tristis ha un portamento pendulo e produce invece solo amenti femminili. La varietà Salix alba britzensis è molto decorativa, grazie ai suoi rami che in inverno assumono una colorazione rossa accesa (da cui il nome di salice scarlatto). La varietà Salix alba cerulea ha foglie grigio-verdi e portamento eretto: si tratta del tipo di salice bianco il cui legno è usato per realizzare le mazze da cricket, da cui il nome comune di salice del bastone da cricket.

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