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Associazioni dei consumatori

Le associazioni dei consumatori sono organizzazioni il cui scopo principale è quello della tutela del consumatore; in base alla legge 281/98 con i termini “consumatori e utenti” si intendono le persone fisiche che acquistano o utilizzano beni o servizi per scopi non riferibili all’attività imprenditoriale e professionale eventualmente svolta. Sempre in base alla stessa legge, le “associazioni dei consumatori e degli utenti” sono le formazioni sociali che hanno per scopo statutario esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori o degli utenti.

Il consumatore (o un utente) è quindi, in virtù del suo status, un soggetto al quale la legge garantisce dei diritti di tutela.

Le normative a tutela dei consumatori hanno conosciuto un notevole ampliamento nel corso degli ultimi anni al fine di coprire tutte le diverse casistiche possibili e consentire un’adeguata protezione dei diritti di questi ultimi.

In Italia esistono molte organizzazioni a tutela dei diritti dei consumatori; presso il Ministero dello sviluppo economico è stato istituito un elenco delle associazioni dei consumatori e degli utenti che sono rappresentative a livello nazionale; a tali associazioni la legge garantisce la cosiddetta legittimazione ad agire a tutela degli interessi collettivi. Chi è interessato ai dettagli della legge in questione può cliccare qui per consultarla.

Le associazioni presenti in Italia hanno generalmente una competenza più o meno specifica e ci si può rivolgere, a seconda del tipo di problematica, a quella che si ritiene essere la più idonea a tutelare i nostri interessi.

Attualmente, le associazioni riconosciute dal Ministero dello sviluppo economico sono le seguenti:

  • Adoc – Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori e degli utenti. www.adocnazionale.it
  • Adusbef – Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali, Assicurativi. www.adusbef.it
  • ACU – Associazione Consumatori Utenti Non Profit. www.associazioneacu.org
  • Adiconsum – Associazione difesa consumatori e ambiente. www.adiconsum.it
  • Altroconsumo. www.altroconsumo.it
  • Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi.  www.utentiradiotv.it
  • Assoconsum.  www.asso-consum.it
  • Assoutenti. www.assoutenti.it
  • Centro Tutela Consumatori e Utenti Alto Adige – CTCU. www.centroconsumatori.it
  • Casa Del Consumatore. www.casadelconsumatore.it
  • Cittadinanzattiva. www.cittadinanzattiva.it
  • Codacons.  – Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori – www.codacons.it
  • CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino.  www.codici.org
  • Confconsumatori. www.confconsumatori.com
  • Federconsumatori. www.federconsumatori.it
  • Lega Consumatori. www.legaconsumatori.it
  • Movimento Consumatori. www.movimentoconsumatori.it
  • MDC – Movimento Difesa Del Cittadino. www.mdc.it
  • UNC – Unione Nazionale Consumatori. www.consumatori.it

Come agiscono le associazioni dei consumatori

associazioni dei consumatoriLe problematiche che possono coinvolgere i consumatori di beni e/o servizi possono essere le più svariate. Le associazioni dei consumatori possono intervenire sia relativamente al problema di un singolo soggetto sia relativamente a questioni di carattere più generale (si pensi per esempio a tutte le problematiche che si possono incontrare nei settori alimentare, assicurativo, bancario, sanitario ecc.) attraverso azioni collettive risarcitorie.

Molte delle associazioni dei consumatori sono organizzazioni non lucrative, ma tutte richiedono una quota associativa annuale più o meno onerosa; mediamente ci si aggira sui 25-30 euro annui; le quote più onerose garantiscono in genere o servizi aggiuntivi o l’abbonamento a riviste tematiche. È indubbio che le associazioni dei consumatori abbiano ottenuto e continuino a ottenere importanti risultati nella difesa dei diritti dei cittadini consumatori. Si pensi, tanto per fare esempio di risonanza nazionale, alla famosa questione delle “polizze 4you” che diversi anni fa crearono non pochi disagi e perdite ai sottoscrittori; senza l’intervento delle associazioni dei consumatori, ben poco avrebbe potuto ottenere il singolo cittadino. La forza maggiore delle associazioni sta probabilmente nel loro peso mediatico e nella loro possibilità di ottenere ascolto presso le sedi competenti. Un mezzo utilizzato dalle associazioni a tutela del cittadino è il cosiddetto sondaggio comparativo fra beni o servizi proposti o forniti da diversi produttori o compagnie.

I siti delle associazioni dei consumatori

Se le azioni collettive risarcitorie sembrano funzionare (non mancano gli esempi in proposito), sussistono dubbi relativamente alle problematiche poste dal singolo cittadino, ovvero la problematica particolare, specifica di un singolo soggetto. Tutte le associazioni consumatori sono presenti online. Si presentano tutte, più o meno, nello stesso modo. Vi sono suddivisioni per aree tematiche e tutti i siti hanno generalmente un motore interno di ricerca. Il reperimento di informazioni relativo a una determinata tematica è abbastanza semplice; alcuni portali forniscono gratuitamente i modelli per effettuare un determinato reclamo, altri consentono l’accesso a tali documentazioni solo agli iscritti. Le informazioni relative ai costi dei servizi sono, in genere, facilmente consultabili (qualche problema lo abbiamo incontrato visitando il sito di Altroconsumo).

ACU – Vediamo un esempio. Se ci colleghiamo al sito dell’ACU (www.associazioneacu.org) notiamo che esiste uno Sportello Reclami al quale si può accedere previa iscrizione all’associazione  (l’iscrizione all’ACU è, eccezion fatta per le associazioni che non richiedono contributi, la meno onerosa di tutte quelle che abbiamo trovato: 1 euro all’anno!); la procedura è pressappoco questa: l’utente segnala il problema all’ACU e invia una lettera raccomandata A.R. alla controparte indirizzandolo per conoscenza anche all’associazione. L’ACU, ricevuta la copia di sua competenza, invierà a sua volta una lettera alla controparte dell’utente invitandola a rispondere in tempi brevi. Se l’utente riceve soddisfazione, la pratica viene considerata chiusa, in caso contrario l’ACU interviene con un’altra segnalazione tentando una risoluzione stragiudiziale della controversia. Se nemmeno questo ulteriore tentativo va a buon fine, l’interessato dovrà o rinunciare a far valere i propri diritti oppure iniziare un’azione legale ricorrendo a un avvocato di sua fiducia accollandosi le spese necessarie.

Certo, si è spesa una cifra minimale (un euro per l’iscrizione), ma se le lettere dell’ACU non sortiscono effetti, il consumatore non ha risolto il suo problema ed è nuovamente “solo”.

Le aree tematiche trattate dall’ACU sono le seguenti:

  • Ambiente, Energia e Consumi
  • Accesso alla Giustizia e Class Action
  • Agricoltura e Territorio
  • Alimentazione e Nutrizione
  • Assicurazioni
  • Beni Comuni
  • Commercio, Distribuzione e Prezzi
  • Comunicazioni e Telecomunicazioni
  • Fisco e Agevolazioni Fiscali
  • Immigrazione e Cooperazione
  • Internazionale
  • Mobilità Sostenibile e Trasporti
  • Pubblica Amministrazione
  • Risparmio e Credito
  • Sanità, Farmaci, Salute e Prevenzione
  • Servizi
  • Sport, Attività Ricreative, Tempo Libero
  • Viaggi e Turismo.

ASSOUTENTI – Un sito molto interessante è quello dell’ASSOUTENTI (www.assoutenti.it). Le quote di iscrizioni sono variabile (5 euro annui per i soci ordinari, 25 euro annui per i soci sostenitori, da 50 euro annui in su per i soci benemeriti (sono previste agevolazioni per coloro che sono iscritti a determinate associazioni). Il sito è provvisto anche di diversa documentazione scaricabile e utilizzabile anche se non si è iscritti (alcuni siti forniscono documentazione scaricabile, ma i successivi passaggi devono essere fatti attraverso l’associazione). I settori trattati sono i più disparati e molte sono le sedi locali alle quali ci si può rivolgere direttamente.

ALTROCONSUMO – A differenza di ciò che accade per altri siti, l’idea dei costi da sostenere per l’iscrizione ad Altroconsumo (www.altroconsumo.it) non è immediata. Si deve passare attraverso la compilazione di un modulo con i propri dati per poter controllare a quanto ammontano le spese per i servizi resi. Dei siti per la tutela dei consumatori, Altroconsumo appare essere quello più orientato al business. Interessanti gli articoli presenti nel portale, anche se diversi hanno il grave difetto di essere scritti da giornalisti che intervistano esperti, reali o presunti, della materia. Ciò comporta che su alcuni settori (per esempio l’alimentazione) le informazioni a volte si contraddicano semplicemente perché provengono da fonti diverse!

CODACONS – L’iscrizione al CODACONS (www.codacons.it) è una delle più dispendiose (l’iscrizione come socio ordinario ammonta a 50 euro annue, a 100 se si è soci sostenitori con diritto di presenza alle riunioni dell’Ufficio Legale Nazionali). Il CODACONS non fornisce consulenza telefonica; il servizio viene reso tramite i numerosi sportelli presenti a livello nazionale. Sul sito si parla, previa iscrizione, di consulenza legale su problematiche individuali prospettate dal cittadino.

ADUSBEF – L’ADUSBEF (www.adusbef.it) è un’associazione dalle competenze particolarmente specifiche dal momento che il suo campo d’azione è rivolto alle problematiche inerenti i servizi bancari e finanziari. Il costo dell’iscrizione ammonta a 5 euro per i soci ordinari assistiti (già iscritti ad altre associazioni, con problemi finanziari, indirizzato da altri soci), 25 euro per i soci ordinari, 100 euro e oltre per i soci ordinari sostenitori; i soci ordinari promotori destinano invece il 5×1000 all’associazione. La grafica del sito è decisamente poco accattivante e la fruibilità non appare immediata. Dà più l’impressione di un sito “giornalistico” che di un portale a tutela del consumatore.

ADOC – L’ADOC (www.adocnazionale.it) è un’associazione relativamente recente (è nata nel 1988). La quota associativa annuale costa 10 (è valida per l’anno solare di riferimento) e comprende quota di iscrizione, orientamento e primo reclamo su telefonia, energia e gas. Il rinnovo costa 5 euro. L’associazione ha diverse sedi sparse nel territorio nazionale dove, in base a quanto riportato nel sito, il cittadino ha la possibilità di usufruire di consulenza legale specialistica garantita da avvocati convenzionati.

FEDERCONSUMATORI – La FEDERCONSUMATORI (www.federconsumatori.it) nasce nel 1988 con il sostegno della CGIL; ha una distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale (quasi 800 sedi). Il sito fornisce diverso materiale (modulistica e guide varie) e pubblica molti articoli sulle problematiche più svariate che possono interessare il consumatore. La quota associativa annuale costa 20 euro. Sul “Chi siamo” si può leggere: I servizi di informazione, consulenza ed assistenza sono espletati da esperti qualificati. Il consumatore che lo desideri può associarsi alla Federconsumatori ed usufruire del relativo servizio di sportello versando una quota fissa annua. Per specifici interventi di natura tecnico-legale dovranno essere corrisposte spese ed onorari di spettanza dei professionisti indicati dalla Federconsumatori, che applicheranno gli onorari minimi previsti dai rispettivi ordini professionali.

LEGACONSUMATORI – La LEGACONSUMATORI (www.legaconsumatori.it) è un’associazione legata alle ACLI (è nata nel 1971 per volere delle ACLI milanesi). L’iscrizione costa indicativamente 25 euro annui (ma possono esserci variazioni a seconda della regione; per gli iscritti alle Acli esistono delle convenzioni locali). La LEGACONSUMATORI, che conta più di 50.000 iscritti, offre ai soci, in base a quanto riportato sul suo sito web, servizi di consulenza gratuita, prestati da professionisti volontari, in materia bancaria, fiscale, assicurativa, familiare, condominiale, turistica, immobiliare, malapractice medica. I consulenti ricevono su appuntamento presso le sedi elencate in “Dove siamo”. Per le problematiche di facile risoluzione, gli esperti forniscono risposta anche tramite e-mail.

ADUC – Un sito che ci ha colpito molto positivamente è quello dell’ADUC (www.aduc.it). L’adesione è libera e gratuita, ma, al di là di questo, il sito appare veramente ben fatto ed efficace; propone i quesiti più ricorrenti e le risposte dell’associazione. Il sito offre un servizio di consulenza legale gratuita sia online sia in diverse sedi (Arezzo, Brescia, Firenze, Lecce, Napoli, Ronciglione, Seravezza e Viterbo). La sezione SOS online è veramente degna di nota: richieste consigli e risposte, schede pratiche, moduli pronti per ricorsi contro provvedimenti e decisioni e molto altro ancora. Un portale che invitiamo a visitare.

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI – L’ultimo sito che passiamo in rassegna è quello dell’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI (www.consumatori.it); il portale ha un impatto gradevole e appare facilmente consultabile. Ha sedi sparse in tutto il territorio nazionale e offre, secondo quanto riportato nel portale, ai soci dell’Unione Nazionale Consumatori, “…assistenza gratuita su tutti i temi di consumo: possiamo aiutarti se vuoi contestare la bolletta elettrica o del gas, se hai un reclamo verso il tuo operatore di telefonia o se hai problemi derivanti da acquisti fatti su internet, in caso di multe ingiuste, prodotti difettosi, vacanza rovinata, controversie con medici, artigiani…”. I servizi cui è possibile accedere cambiano a seconda del tipo di iscrizione (quota biennale di 5 euro per i soci aderenti oppure quota biennale di 50 euro per i soci ordinari i quali, come facilmente si può intuire, hanno maggiori servizi a disposizione).

Vi sono poi diverse altre associazioni alle quali è possibile rivolgersi nel tentativo di risolvere una qualsivoglia problematica che ci veda coinvolti come parte lesa.

L’impressione generale che si ricava è che se magari si può raggiungere la risoluzione di un problema, non sia così facile ottenere soddisfazione relativamente ai danni che un certo disservizio ci ha creato; in altri termini, il problema viene risolto, ma come la mettiamo con i danni che tale problema ci ha causato?

Quale associazione dei consumatori scegliere?

Sicuramente la scelta deve essere personale. La miriade di associazioni dimostra che, al di là della difesa del consumatore, esistono motivazioni “politiche”: le associazioni possono diventare un centro di potere e alcuni individui usano la litigiosità come arma per farsi una discreta visibilità presso i media. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare è di scegliere un’associazione che non sia orientata al business e che non contrapponga per partito preso le esigenze di produttori e consumatori.

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