Negli scacchi un famoso detto recita che “la minaccia è più forte dell’esecuzione”. Nella vita la minaccia può essere una potente arma di contrattazione con gli altri, ma può anche rivelarsi un boomerang. Si tratta pertanto di capire quando può essere usata (magari in abbinamento alla forza calma) per migliorare le proprie chance di risolvere una situazione. Occorre tenere presente che una minaccia può anche essere reato. Infatti, l’art. 612 del codice penale afferma che: “chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 1.032. Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d’ufficio“.
Praticamente, se il soggetto viene intimidito, paventando un danno ingiusto alla sua persona o al suo patrimonio, limitando la sua libertà psichica, allora si configura il reato. In questo caso la minaccia ha il carattere di pericolo, premessa di eventuali atti lesivi. Da rilevare che non è necessario che la minaccia sia diretta, essendo tale anche se il soggetto ne viene a conoscenza da altri, purché sia rilevabile la volontà dell’agente di intimidazione della persona offesa.
La minaccia non necessariamente è verbale, potendo avere come mezzo anche uno scritto, un gesto, un sms, una mail ecc. La sua gravità dipende non solo dal suo contenuto oggettivo, ma anche dal turbamento espresso dalla vittima.
Il reato di minaccia è procedibile a querela di parte; se la minaccia è grave, commessa con le armi, da persona travisata, da un gruppo di persone ecc. si procede d’ufficio.
Alcuni esempi dalla Cassazione:
- puntare il dito e gridare: “te la faccio pagare”.
- Gridare a qualcuno: “lei non sa chi sono io”.
- Il datore di lavoro che dice al dipendente: “ti farò schiattare”.

Minacciare significa “far temere a qualcuno un danno, un male, una vendetta, una punizione ecc.”
Quando si può usare?
Da quanto esposto sopra sembrerebbe che siamo in torto qualunque minaccia noi facciamo ad altri (in teoria anche “se non sposta la macchina, chiamo i vigili”) perché comunque ogni minaccia prefigura un danno per il minacciato. In effetti il legislatore parla di querela di parte proprio perché trattasi di valutazione personale che non è detto che sia poi oggettivamente confermata. La cosa importante è che per la minaccia non scatti l’azione d’ufficio, quindi mai minacciare violenza fisica, mai minacciare con un’arma, mai farlo in gruppo (un esempio classico è il bullismo).
La minaccia diventa invece una potente arma quando si evidenzia chiaramente che l’azione legale (e sottolineo legale) che si vuole intraprendere è conseguente a un danno che noi riteniamo di avere subito; praticamente la strategia del raddoppio che abbiamo descritto parlando di forza calma è una forma di minaccia lecita: non facciamo la guerra, ma se tu crei un problema a me, io ne creo due a te.
Affinché la minaccia “legale” sia positiva deve avere i seguenti requisiti:
- non essere finalizzata all’estorsione di qualcosa al minacciato, ma essere chiaramente un’azione difensiva dal danno che ci è stato procurato (una difesa dei diritti)
- essere concreta
- essere gestibile.
Una minaccia concreta è una minaccia che è abbastanza facile realizzare. Un vecchio film di Steno titolava Mi faccia causa ed era incentrato sulle difficoltà della giustizia in Italia. Le cose non è che siano molto cambiate per cui una minaccia del tipo “se lei continua a crearmi questo danno, io le faccio causa” risulta molto poco credibile se l’eventuale risarcimento che si ottiene è marginale e si avrebbe comunque dopo anni.
Una minaccia gestibile è quella che chiude la questione, non ingenera cioè un’ulteriore reazione da parte dell’altro. Appare poco gestibile una minaccia rivolta a un criminale che ci ha appena arrecato un grave danno. L’esempio ci fa capire che, affinché la minaccia sia gestibile, dobbiamo avere un livello di forza paragonabile alla controparte. Nel caso del criminale è molto meglio lasciar perdere e rivolgersi alla polizia che, ovviamente, ha mezzi e forza decisamente più efficaci dei nostri.