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Sudorazione ottimale

Una sudorazione ottimale è importantissima per un runner (e comunque per chiunque pratichi regolarmente un’attività fisica a intensità medio-alta).

Spero che tutti i frequentatori del sito sappiano che, per esempio, correre copertissimi nei mesi più caldi allo scopo di dimagrire è un controsenso fisiologico perché comunque il corpo recupererà i liquidi persi in breve tempo.

Ben più difficile è però conoscere il grado di sudorazione ottimale che si deve avere durante la corsa. Infatti la sudorazione influisce direttamente sulla prestazione.

In questo articolo non prenderemo in considerazione il problema della disidratazione, sensibile solo nella maratona, ma esamineremo come sudare in modo ottimale durante una corsa in cui il soggetto non ha problemi di ripristino delle scorte di acqua.

Poiché nella nostra analisi l’acqua non è un problema, la sudorazione deve essere vista sotto gli altri due punti di vista critici:

  • termoregolazione
  • calorie perse.

Sudorazione ottimale: aspetti teorici

Se il lavoro fisico è molto intenso la produzione di calore può aumentare di 25 volte quella basale con una spesa di 20 kcal/min, calore in grado di alzare la temperatura di 1 °C ogni 5 minuti. Ovviamente ciò non accade perché con l’evaporazione del sudore sulla pelle ci si raffredda, togliendo al corpo circa 18 kcal/min. Un dato importante è che l’evaporazione di 1 l di acqua dalla cute comporta la spesa di 580 kcal.

In condizioni di lavoro non massimale, come in prove di resistenza prolungate, i valori sono intermedi, ma è fondamentale che esista un certo equilibrio fra calore prodotto e calore asportato. Nella nostra discussione dobbiamo anche considerare il processo inverso per proteggersi dal freddo, il brivido, che è in grado di aumentare il calore metabolico solo di 3-5 volte, aumentando il consumo di ossigeno di 1 l/min.

La condizione iniziale

La sudorazione è sicuramente un fatto individuale (ognuno di noi ha da 2 a 4 milioni di cellule sudoripare), ma può essere corretta con un buon stile di vita e con l’allenamento.

L’astensione dagli eccessi di sale (e dal glutammato contenuto in moti cibi di scarsa qualità), da integratori (creatina, bicarbonato di sodio ecc.), da farmaci (per esempio gli antinfiammatori) riduce la ritenzione idrica e consente di presentarsi in migliori condizioni in situazione di caldo.

Il sovrappeso è poi micidiale; di fatto, chi è in sovrappeso è come se fosse sempre vestito con una coperta fatta su misura per lui.

Infine, si deve essere consapevoli che non ha senso allenarsi in condizioni sempre ottimali (come chi d’estate cambia gli orari e si allena la mattina all’alba per sfuggire al caldo), risultando poi impreparati di fronte a una prova a temperatura sfavorevole.

Sudorazione ottimale

La sudorazione è un processo fisiologico che consiste nella secrezione di un liquido, detto sudore, che viene prodotto dalle ghiandole sudoripare

Come coprirsi

Ovvio che se ci si copre troppo si incorre nello spiacevole fenomeno di una sudorazione eccessiva. Se il sudore non viene dissipato aumenta la temperatura con evidente crisi del sistema allorché si superano certi livelli; se il sudore viene dissipato si ristabilisce una temperatura efficiente, ma si perdono molte calorie.

Quando fa freddo occorre evitare di coprirsi arrivando molto sudati. La scelta di non avere freddo, se è piacevole, non è certo in linea con la prestazione. L’ideale è fare il riscaldamento coperti (soffrire il freddo in riscaldamento porta comunque a un dispendio energetico maggiore per il problema del brivido, oltre ovviamente a una minor efficacia del riscaldamento stesso) e la gara o l’allenamento impegnativo con l’abbigliamento che porta il soggetto a essere leggermente sudato al termine della prova.

Sopra i 5 °C è d’obbligo la maglietta a mezze maniche (molti atleti scelgono addirittura la canottiera), soprattutto se la gara è inferiore ai 12-15 km.

Inutile anche la calzamaglia, specie se pesante. Se le condizioni climatiche (leggasi pioggia o vento) vi portano comunque a privilegiare abbigliamenti pesanti, forse (visto che non si è professionisti) si deve valutare se non sia il caso di astenersi dalla gara e fare semplicemente un buon allenamento.

Quando fa caldo la situazione non riguarda tanto la scelta dell’abbigliamento (in genere canottiera) quanto la gestione del sudore.

Può sembrare strano, ma correre nudi non è la soluzione migliore: infatti si ha la massima evaporazione con grande dispersione energetica. L’ideale è scegliere un capo di abbigliamento che non faccia sudare troppo e che trattenga una parte del sudore, consentendo di evitare un’evaporazione massiccia o comunque rendendola più graduale: il soggetto si presenta umido, ma non bagnato o gocciolante.

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