• HOME
  • ALBANESI
    • Chi siamo
    • I nostri libri
    • Video
    • Pubblicità
    • Rassegna stampa
    • Contatti
  • Tu
    • Felicità
    • Intelligenza
    • Manuale della cultura
    • Il gioco della vita
    • Test e quiz
    • Gocce di vita
  • Salute
    • Medicina
    • Sintomi
    • Farmaci
    • Esami
    • Benessere
    • Fitoterapia
  • Nutrizione
    • Alimentazione
    • Dieta
    • Cucina e ricette
    • Alimenti (cibi)
    • Qualità dei cibi
    • Integratori
  • Scuola
  • Sport
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
    • Altri sport
    • Medicina sportiva
  • Società
    • Ambiente
    • Diritto
    • Economia
    • Lavoro
    • Politica
    • Religione
  • Casa
    • Casa
    • Giardino
    • Orto
  • Animali
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Gatti e altri amici
  • Scacchi
  • News
Ti trovi qui: Home / Corsa / Running / Ipertrofia prostatica e sport

Ipertrofia prostatica e sport

Sono molti i lettori che ci hanno chiesto un parere sulla questione ipertrofia prostatica e sport. Ne parliamo volentieri perché l’argomento è alquanto interessante. Prima però è necessaria una breve premessa.

Sono molti i ciclisti che ci seguono e molti sono i runner che abbinano alla corsa la bicicletta per minimizzare il rischio di infortuni o di recidive di infortuni. Notoriamente la bicicletta è considerata uno sport molto meno traumatico della corsa e ciò, perlomeno nei soggetti più giovani, è indubbiamente vero.

Andando avanti con l’età però si scopre sorprendentemente che l’asserto precedente non è poi una verità assoluta; le statistiche infatti dicono che esistono praticamente pochissimi ciclisti professionisti che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa di infortuni (quasi sempre rovinose cadute), mentre sono molti i top runner che hanno vista stroncata una carriera da microfratture, dolori ai tendini ecc.

Se si esaminano le statistiche degli over 50, si scopre invece che la bicicletta non è poi così tanto favorita. Infatti, non pochi sono i ciclisti amatori over 50 che hanno dovuto interrompere la pratica della loro attività sportiva preferita a causa di dolori alla schiena, dolori alla cervicale, dolori al ginocchio ecc. Molti poi sono quelli che smettono in seguito a traumi da caduta; infatti con l’età i riflessi sono rallentati e una caduta che in un giovane atleta ben allenato non causa conseguenze, in un ciclista attempato, poco reattivo e in sovrappeso può avere conseguenze disastrose.

Il runner over 50 spesso è invece inossidabile: probabilmente la scrematura che si è avuta fra i 40 e i 50 anni ha portato a quest’ultima età solo i runner più resistenti, una specie di selezione naturale.

Nei ciclisti over 50 esiste poi un problema non indifferente, quello della prostatite da ciclismo, sottolineato da diverse ricerche.

L’ipertrofia prostatica è un problema che colpisce tutta la popolazione maschile (vedasi l’articolo generale che la tratta nel dettaglia); in genere si consiglia l’attività fisica, ma spesso si trascura di dire che il ciclismo è controindicato. La controindicazione nasce proprio dalla pratica amatoriale. A livello professionistico non si hanno riscontri di danni alla prostata. Si pensa che ciò sia dovuto alla giovane età, all’allenamento corretto, all’assenza di sovrappeso e all’impiego di mezzi adeguati.

Nel ciclista amatore (o nel runner che si dedica alla bicicletta) l’età è un fattore aggravante. Se molti ciclisti sanno che esistono appositi sellini, molti sportivi usano invece mezzi decisamente poco protetti. Il sovrappeso è poi un fattore decisivo, sottovalutato da chi pensa di dedicarsi alla bici anziché alla corsa proprio perché ha chili di troppo (lo ripeto, per chi è in netto sovrappeso lo sport migliore è il fitwalking, magari in salita).

ipertrofia prostatica e sport

L’ipertrofia prostatica benigna colpisce circa il 10% degli uomini di circa 40 anni; superati i 70 anni la percentuale di incidenza è decisamente elevata (80% circa)

Palmetto seghettato (Serenoa repens)

L’ipertrofia prostatica è una patologia in cui la fitoterapia può giocare un ruolo essenziale. Infatti il palmetto seghettato (Serenoa repens) è la base di alcuni dei farmaci (per esempio il Permixon) e integratori (Prostamol) più usati per la cura dell’ipertrofia prostatica.

Rimandiamo pertanto al nostro articolo Serenoa repens dove è possibile reperire tutte le informazioni disponibili su questo rimedio erboristico.

Articoli correlati

  • Antigene prostatico specifico (PSA)
  • Prostatite: cause e rimedi naturali per prevenirla
  • Prostata ingrossata
Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email



Privacy Policy - Cookie Policy - Cambia impostazioni privacy - Ulteriori informazioni sul GDPR

ATTENZIONE - Le informazioni contenute e descritte in questo sito sono solo a scopo informativo; non possono essere utilizzate per formulare una diagnosi o per prescrivere o scegliere un trattamento, non vogliono né devono sostituire il rapporto personale medico-paziente o qualunque visita specialistica. Il visitatore del sito è caldamente consigliato a consultare il proprio medico curante per valutare qualsiasi informazione riportata nel sito.


L'IDEA REGALO

manuale della cultura Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.

IN PRIMO PIANO

Gli articoli più letti delle nostre sezioni:
  • PSICOLOGIA: Il senso della vita
  • SALUTE: Gli occhi rossi
  • ALIMENTAZIONE: La carne di maiale
  • SCUOLA: I logaritmi
  • SPORT: L'età biologica
  • ORTO E GIARDINO: L'argilla espansa
  • I NOSTRI AMICI: L'alaskan malamute


I NOSTRI SOCIAL NETWORK

Twitter FacebookYouTubeFeed

modernità Il nostro gruppo Facebook


Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2021 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati