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Ferro da stiro a vapore

Il ferro da stiro a vapore è un utilissimo elettrodomestico presente in ogni abitazione; serve per togliere le pieghe che si formano negli abiti (camicie, giacche, pantaloni ecc.) e in altri capi di biancheria (asciugamani, lenzuola, tende ecc.), pieghe generalmente dovute al lavaggio a mano o a quello in lavatrice.

A dispetto del nome, le piastre dei moderni ferri da stiro sono generalmente realizzate in alluminio, in acciaio inox o in teflon.

Un ferro da stiro a vapore è composto da vari elementi; fra quelli assolutamente essenziali vi sono il serbatoio dell’acqua, la camera di vaporizzazione, la piastra e il manico. Altre componenti generalmente presenti nei modelli in commercio sono la manopola (o i tasti) che servono per la regolazione della temperatura di stiro, il tasto che serve a spruzzare l’acqua per inumidire il capo da stirare, il sistema antigocciolamento, il tasto per l’erogazione di una maggiore quantità di vapore (funzione supervapore) ecc.

Essenzialmente esistono due tipologie di ferri da stiro a vapore: con serbatoio esterno (i ferri da stiro a caldaia separata) e con serbatoio incorporato (ferri da stiro “classici”). I ferri da stiro con serbatoio incorporato sono senz’altro i più diffusi, ma sono sempre di più gli utenti che scelgono di acquistare i modelli più sofisticati che presentano la caldaia separata.

Come funziona un ferro da stiro a vapore

Il funzionamento del ferro da stiro a vapore può essere essenzialmente riassunto in varie fasi: la corrente elettrica (voltaggio 220-230 volt) mette in funzione un sistema di riscaldamento che scalda la piastra del ferro da stiro; l’acqua presente nel serbatoio (che come abbiamo visto può essere interno o esterno) entra nella camera di vaporizzazione dove viene trasformata in vapore; quest’ultimo viene erogato all’esterno attraverso i vari fori che si trovano sulla piastra del ferro da stiro.

Erogazione del vapore – L’erogazione del getto di vapore può essere manuale o automatica; nel primo caso è l’utente che agisce premendo un apposito bottone; nel secondo caso avviene automaticamente non appena la piastra viene avvicinata, in posizione orizzontale, al capo da stirare; il getto di vapore si ferma nel momento in cui il ferro viene posizionato verticalmente (esistono comunque modelli che presentano una funzione di erogazione del getto anche quando il ferro è in posizione verticale; si tratta di una funzione opzionale che in alcuni casi può rivelarsi di notevole utilità).

Nel caso di capi particolarmente stropicciati e piegati si può ricorrere al tasto supervapore, un bottone che, come accennato nel paragrafo iniziale, consente una maggiore erogazione di vapore.

Piastra – Come detto, le piastre dei ferri da stiro a vapore possono essere costruite in materiali diversi; quelli più diffusi sono l’acciaio inox e l’alluminio; le piastre in teflon sono invece meno comuni. Comunque sia, ognuno di questi materiali è in grado di garantire un’ottima conduzione del calore pur evitando surriscaldamenti al momento dell’uso. Una buona piastra deve riscaldarsi in tutta la sua superficie, deve essere antiaderente e anche resistente ai graffi. Nelle piastre in alluminio, maggiore calore è distribuito sulla punta, una caratteristica che torna piuttosto utile quando si devono stirare le zone più ostiche dei capi di abbigliamento (angoli e colletti tanto per fare un esempio); le piastre in teflon e in acciaio inox colmano la lacuna concentrando un maggior numero di fori nella punta oppure con una punta piuttosto accentuata.

I fori presenti sulla piastra sono generalmente più piccoli nella punta e più scanalati e lunghi nel resto della superficie.

Serbatoio – Nei ferri da stiro a vapore con serbatoio incorporato il serbatoio per l’acqua ha una capacità che varia dai 130 ai 600 ml; hanno invece maggiore capienza i serbatoi dei ferri da stiro con caldaia esterna (un litro o più).

In alcuni ferri da stiro con serbatoio incorporato, questo è di colore trasparente in modo da consentire un rapido controllo del livello dell’acqua; il serbatoio può essere estraibile o fisso; nel primo caso lo si riempie previa estrazione, nel secondo caso si provvede tramite un apposito foro presente sul corpo dell’elettrodomestico. Il riempimento del serbatoio deve essere effettuato prima di collegare il ferro da stiro alla presa di corrente.

Quale ferro da stiro a vapore?

ferro da stiro a vaporeCome detto, le tipologie di ferro da stiro a vapore sono sostanzialmente due: ferri con caldaia incorporata e ferri con caldaia separata; questi ultimi possono essere ulteriormente suddivisi in due sottocategorie: a riempimento continuo (il serbatoio esterno può essere riempito anche durante lo stiro) e con bollitore a chiusura ermetica (il serbatoio va riempito prima della messa in funzione del ferro e poi richiuso con l’apposito tappo).

Come regolarsi per scegliere un ferro da stiro adatto alle nostre esigenze? Sicuramente i ferri da stiro a vapore con caldaia esterna sono più performanti (non è necessario attendere il raffreddamento per riempire il serbatoio e la temperatura è più alta e costante rispetto a quella dei ferri a serbatoio interno), generano una maggiore quantità di vapore (un buon livello di emissione va da 120 a 150 g/minuto, lo si verifichi al momento dell’acquisto) e hanno una maggiore autonomia (circa due ore), ma al contempo sono molto più costosi (si parte da 100 euro e si arriva fino a 1.000), non solo inizialmente, ma anche per quanto riguarda il consumo energetico. In linea generale ci sentiamo di consigliare l’acquisto di un ferro da vapore con caldaia esterna soltanto nel caso in cui la stiratura sia un’operazione frequente e soprattutto nel caso in cui la mole di biancheria da stirare sia considerevole.

Un’altra cosa da tenere in considerazione da chi non ha molto spazio per riporre gli elettrodomestici è l’ingombro, sicuramente maggiore nel caso dei ferri da stiro con caldaia esterna.

Altri fattori da prendere in considerazione al momento della scelta sono la praticità dell’impugnatura (che per i migliori risultati deve essere realizzata con materiale antiscivolo) e il peso dell’oggetto che dovrebbe essere compreso fra 1 e 2 kg; infatti, ferri da stiro troppo leggeri o troppo pesanti possono creare, alla lunga, alcuni problemi di maneggevolezza. Infine si valutino anche le varie funzioni aggiuntive che caratterizzano i vari modelli; ne citiamo alcune: sistema anticalcare, sistema di riempimento Easy Refill (il riempimento può essere effettuato con una sola mano), sistema Steam Advance (una funzione che consente una maggiore penetrazione del vapore nei tessuti da stirare), fuoriuscita vapore anche in posizione verticale e tasto supervapore, selezione automatica dei programmi di stiratura diversi a seconda del tipo di tessuto, sistema antigoccia e sistema di autospegnimento; quest’ultima funzione è decisamente interessante.

Ferro da stiro e calcare

Il calcare è decisamente dannoso per il ferro da stiro a vapore e alla lunga può comprometterne il buon funzionamento; il calcare, infatti, oltre a intasare i fori per la fuoriuscita del vapore, può lentamente corrodere il serbatoio. Per ovviare a questi inconvenienti, molti nuovi modelli sono dotati di funzioni autopulenti e di cartucce sostituibili.

Nel caso in cui si abiti in una zona in cui l’acqua del rubinetto è eccessivamente calcarea (o nel caso in cui nel libretto di istruzioni sia specificato che l’acqua del rubinetto non può comunque essere utilizzata) è opportuno utilizzare l’apposita acqua demineralizzata (ottima per il ferro da stiro è l’acqua che finisce nel contenitore estraibile dell’asciugatrice).

Manutenzione del ferro da stiro

ferro da stiro a vaporeAnche i modelli autopulenti hanno bisogno periodicamente di un po’ di manutenzione (si può effettuarla una volta al mese circa).

La prima cosa da fare nel caso si voglia effettuare una profonda pulizia del nostro ferro da stiro è quella di verificare che il cavo di alimentazione sia scollegato dalla presa elettrica e che il ferro sia spento da alcune ore.

La carcassa esterna può essere ripulita con un panno inumidito; per pulire la piastra, uno degli elementi più importanti, si utilizzi un detergente e una spugna non abrasiva.

Nel caso siano presenti macchie di bruciato si può ricorrere a una soluzione aceto con disciolto un po’ di sale fino.

Eventuali macchie di amido possono essere rimosse con l’aiuto di una candela; si riscalda leggermente la piastra, vi si strofina una candela bianca, dopodiché si stira su un foglio di carta assorbente; eventuali residui possono essere facilmente rimossi con un panno.

Quando si effettuano  le operazioni appena descritte, occorre fare attenzione a non interferire con le funzioni di auto-pulizia di cui sono dotati la maggior parte dei moderni ferri.

In generale, tali operazioni vanno eseguite con una cadenza mensile; qualora l’utilizzo del ferro sia molto intenso è opportuno aumentarne la frequenza.

Ferri a vapore: le principali marche

Sono molte le marche di ferri da stiro a vapore presenti sul mercato italiano; di seguito elencheremo le più note (in rigoroso ordine alfabetico), quelle che rappresentano praticamente la quasi totalità dei ferri da stiro in circolazione:

  • Ariete
  • Bosch
  • Braun
  • Clatronic
  • Daya
  • De Longhi
  • H. Koenig
  • Imetec
  • Kärcher
  • Panasonic
  • Philips
  • Polti
  • Rowenta
  • Severin
  • Siemens
  • Singer
  • Tefal
  • Termozeta.

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