Il coito interrotto (coitus interruptus) è una pratica di tipo contraccettivo che consiste nell’estrazione dell’organo genitale maschile dalla vagina alcuni istanti prima che avvenga l’eiaculazione; è importante che il getto eiaculatorio sia diretto lontano dai genitali esterni della partner.
Il coito interrotto viene definito anche onanismo*; un termine quest’ultimo spesso usato per definire la masturbazione, tale utilizzo è però da considerarsi improprio. Nella nota a piè di pagina viene illustrata l’origine del termine.
Il coito interrotto è una pratica molto diffusa nella popolazione nonostante esistano da tempo metodi contraccettivi la cui efficacia è incontestabilmente superiore (pillola anticoncezionale, cerotto anticoncezionale, preservativo, NuvaRing, diaframma ecc.); i dati attualmente presenti in letteratura che fanno riferimento all’indice di Pearl (un indice che viene usato nella statistica clinica per dare una valutazione sull’efficacia di un determinato metodo contraccettivo; tanto più l’indice percentuale è alto tanto più il metodo è gravato da insuccessi) sono molto diversi da fonte a fonte, ma si parla pur sempre di valori a doppia cifra anche attestandosi sui livelli minimi (10); le fonti più pessimistiche parlano addirittura di un indice di Pearl pari a 30.
Perché nonostante la sua scarsa sicurezza il coito interrotto è ampiamente utilizzato? Secondo alcuni autori vi sono vari fattori che lo fanno prediligere ad altre forme contraccettive; ecco un breve elenco dei principali:
- è un metodo a costo zero
- non sono necessarie prescrizioni mediche
- la sensibilità durante il rapporto è maggiore (alcuni ritengono che il preservativo possa ridurre il piacere in quanto limita le percezioni sensitive genitali, soprattutto nell’uomo; questo punto non è però condiviso da tutti)
- non si hanno gli effetti collaterali che caratterizzano i contraccettivi ormonali
- non esiste il rischio di allergie al lattice (preservativo) o a eccipienti (pillola anticoncezionale)
- non è necessaria una particolare preparazione.
Coito interrotto: è sicuro? Quali sono i rischi?
Al di là della notevole variabilità dell’indice di Pearl, tutti gli autori concordano sul fatto che il coito interrotto è una pratica contraccettiva decisamente poco sicura. Cerchiamo di capire perché.
Emissione di liquido pre-eiaculatorio – È noto che in situazione di eccitazione sessuale si verifica nell’uomo una secrezione pre-eiaculatoria, il cosiddetto liquido di Cowper; questa secrezione, data la sua alcalinità, ha lo scopo, neutralizzando l’ambiente acido dell’uretra, di preparare un ambiente che faciliti il passaggio del liquido seminale; secondo diversi autori il liquido di Cowper contiene in diversi casi una piccola quantità di sperma (la maggiore quantità viene emessa in seguito, durante l’orgasmo) dotato di mobilità e quindi in grado di fecondare. Dal momento che la fuoriuscita del liquido di Cowper può avvenire sia prima che si verifichi la prima eiaculazione sia in seguito a eiaculazioni precedenti (trasportando quindi residui di sperma), anche se l’estrazione del pene avviene prima del getto eiaculatorio, esiste il rischio che la fecondazione avvenga comunque.
Autocontrollo maschile nell’esecuzione – La pratica del coito interrotto è basata fondamentalmente sulla capacità che il soggetto maschile ha di controllare il suo orgasmo; se, per i più svariati motivi, l’uomo non riesce a estrarre il pene (oppure lo estrae non completamente) prima dell’eiaculazione, il rischio di una gravidanza indesiderata si fa molto elevato.
Dopo un rapporto sessuale con coito interrotto sarebbe opportuno, prima che si verifichino altri contatti fra zone genitali, che l’uomo orinasse e che procedesse con un lavaggio accurato delle proprie parti intime. Anche la donna dovrebbe lavarsi quanto prima possibile nel caso l’eiaculazione sia avvenuta in prossimità della vagina.
Il coito interrotto non è considerato un metodo contraccettivo particolarmente sicuro
Coito interrotto – Implicazioni psicologiche
A prescindere dalla scarsa sicurezza del metodo, la pratica del coito interrotto comporta, in molti soggetti, alcuni problemi di tipo psicologico e sessuologico che possono influenzare il rapporto di coppia. I problemi principali sono sostanzialmente due: il primo è che la gestione dell’aspetto contraccettivo è affidata in modo pressoché totale all’autocontrollo del soggetto maschile ed è quindi verosimile che la donna non sia completamente rilassata durante il rapporto sessuale, senza contare il fatto che l’estrazione del pene avviene spesso quando la donna sta provando il massimo piacere.
Il secondo problema che il coito interrotto potrebbe originare nel maschio alcuni problemi di tipo sessuale (ansia da prestazione ed eiaculazione precoce in primis).
Il metodo del coito interrotto è quindi decisamente da sconsigliare a soggetti inesperti oppure a partner la cui conoscenza reciproca è scarsa.
Altre considerazioni
Premessa la scarsa sicurezza contraccettiva del coito interrotto (e quindi il rischio di gravidanze indesiderate e stress correlato), cosa è possibile consigliare a coloro che vogliono comunque utilizzare tale metodica?
In primis è opportuno che i partner si conoscano in modo approfondito e che la loro vita sessuale sia attiva da lunghi periodi di tempo; ciò consentirà di gestire al meglio la situazione; in secondo luogo è consigliabile che i partner abbiano imparato a soddisfare i loro desideri sessuali utilizzando modalità che siano alternative al coito interrotto.
Si deve comunque tenere presente che il coito interrotto non è in grado di offrire nessun tipo di protezione da quelle patologie che si trasmettono per via sessuale (per esempio la candidosi, la clamidia, la gonorrea, gli herpes genitali, la tricomoniasi ecc.) e aumenta il rischio di insorgenza di disturbi quali prostatite e varicocele.
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* Il termine onanismo deriva da Onan, il personaggio biblico che utilizzo la pratica del coito interrotto; il passo del racconto biblico da cui si desume l’utilizzo di tale pratica contraccettiva è il seguente (Genesi 38,6-10): “Giuda prese una moglie per il suo primogenito Er, la quale si chiamava Tamar. Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso al Signore e il Signore lo fece morire. Allora Giuda disse a Onan: Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello. Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello. Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui“.