• HOME
  • ALBANESI
    • Chi siamo
    • I nostri libri
    • Video
    • Pubblicità
    • Rassegna stampa
    • Contatti
  • News
    • Salute
    • Benessere
    • Sport
    • Nutrizione
    • Ambiente
    • Società
    • Scienza
    • Tecnologia
  • Tu
    • Felicità
    • Raziologia
    • Manuale della cultura
    • Il gioco della vita
    • Test e quiz
    • Gocce di vita
    • Un po’ di…
  • Società
    • Ambiente
    • Diritto
    • Economia
    • Lavoro
    • Politica
    • Religione
  • Salute
    • Medicina
    • Sintomi
    • Farmaci
    • Esami
    • Benessere
    • Medicina alternativa
  • Sport
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
    • Altri sport
    • Integratori
    • Medicina sportiva
  • Scacchi
  • Nutrizione
    • Alimentazione
    • Dieta
    • Cucina e ricette
    • Cucina ASI
    • Alimenti (cibi)
    • Qualità dei cibi
  • Casa
    • Casa
    • Giardino
    • Orto
  • Veterinaria
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Gatti e altri amici
Tu sei qui: Home / Ambiente / Abbandono dei cani

Abbandono dei cani

A ogni estate si parla puntualmente di abbandono dei cani.

Non si hanno dati particolarmente precisi, ma i numeri sono comunque allarmanti: alcune fonti parlano di circa 50.000 cani abbandonati in un anno (e di 80.000 gatti); altre, decisamente più pessimistiche, indicano in 100.000 il numero degli abbandoni dei cani. Il fenomeno è comunque importante e per tentare di arginarlo da anni è stato introdotto un reato penale; in Italia l’abbandono degli animali domestici è vietato i sensi dell’art. 727 del codice penale, primo comma: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”. Ovviamente, se manca la prova diretta dell’abbandono è molto difficile perseguire il colpevole; si pensò allora di introdurre il chip, ma anche l’introduzione di questo strumento di riconoscimento ha solo parzialmente migliorato le cose.

I motivi dell’abbandono dei cani

Quali sono i motivi dell’abbandono di un cane? Se ne potrebbe parlare per ore, ma uno li riassume tutti: mancanza di civiltà. Nei Paesi più progrediti il fenomeno è decisamente minimo, mentre nei Paesi meno economicamente fortunati il problema non si pone perché pochi detengono un animale domestico. Nei Paesi di una fascia intermedia (e l’Italia purtroppo è ormai il trentesimo Paese al mondo come ricchezza) si vorrebbero avere i benefit dei Paesi più avanzati (fra l’altro, il possesso di un cane è un benefit solo se lo si ama!) senza avere la cultura necessaria per gestirlo. Insomma, se vogliamo, anziché di mancanza di civiltà, possiamo parlare di “arretratezza culturale” fino ad arrivare a “innegabile stupidità”.

Vediamo di sviscerare questa mancanza di civiltà nei suoi punti più importanti.

Il regalo – Si regala un cucciolo a un bambino o a un ragazzo che, una volta cresciuto, non se ne occupa più. Il cane diventa un peso, richiede troppe cure e troppe attenzioni ed ecco che scatta l’idea dell’abbandono.

Le vacanze – Il tenore di vita aumenta, ci si può permettere finalmente vacanze più lunghe o semplicemente il vicino che prima accudiva il cane durante le vacanze non lo può o non lo vuole più fare (gratis) ed ecco che allora scatta l’abbandono. Realisticamente questo punto è responsabile per almeno il 30% dei casi di abbandono dei cani.

abbandono dei caniLa caccia – Le associazioni animaliste puntano il dito sui cacciatori, dichiarando che i cani vengono abbandonati perché inadatti alla caccia. Il che è vero solo in una esigua minoranza di casi; di solito è il cane che, lasciato libero, si perde o, per semplice desiderio di libertà, non ha contatto con il padrone e finisce troppo lontano per tornare. Alcune razze (per esempio seguigi o cani da ferma di lunga portata come i setter) sono particolarmente inclini a mantenere poco contatto con il padrone e, soprattutto se sono attempati, è molto facile che si perdano. Se non hanno il chip finiscono in qualche canile magari a decine di km di distanza dal punto di smarrimento.

Nei tre casi sopraccitati è comunque evidente che, a monte dell’abbandono, c’è uno scarso amore per il cane, spesso comunque poco accudito anche prima di essere abbandonato.

Cani abbandonati: cosa fare

Se il cane appare smarrito e non pericoloso, si può avvicinare con molta dolcezza, cercando di metterlo in sicurezza. In sicurezza non significa necessariamente riuscire a mettergli un guinzaglio o portarlo a casa propria (di solito la procedura riesce con i cani che ci seguono spontaneamente), ma semplicemente evitare che possa dileguarsi mentre si chiamano gli organi competenti. Se il cane è spaventato, spesso è anche affamato; si può sfruttare questa situazione offrendogli e lasciandogli a disposizione del cibo, magari attirandolo in un ampio cortile chiuso, nell’attesa dell’arrivo del personale incaricato del recupero.

Cani abbandonati: chi chiamare

In Italia non c’è un servizio unico per i cani abbandonati. I vari protocolli d’intervento variano a seconda della regione e della provincia. Dopo aver messo in sicurezza l’animale, si può provare a chiamare il centralino dell’ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale) per avere il numero dei servizi veterinari o del tecnico incaricato dei recuperi di animali abbandonati. Conoscendo il numero, si può contattare direttamente il servizio veterinario della propria ASL.

Nel caso non si riuscisse a mettere in sicurezza il cane si possono contattare i Vigili del Fuoco (115), soprattutto se l’animale costituisce un pericolo per sé o per le persone, oppure i Vigili, la Polizia (113) o i Carabinieri (112) per fare la segnalazione di cane vagante.

 

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

ANSA NEWS



Privacy Policy - Cookie Policy - Cambia impostazioni privacy - Ulteriori informazioni sul GDPR

ATTENZIONE - Le informazioni contenute e descritte in questo sito sono solo a scopo informativo; non possono essere essere utilizzate per formulare una diagnosi o per prescrivere o scegliere un trattamento, non vogliono né devono sostituire il rapporto personale medico-paziente o qualunque visita specialistica. Il visitatore del sito è caldamente consigliato a consultare il proprio medico curante per valutare qualsiasi informazione riportata nel sito.


L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Finalmente disponibile la versione cartacea del Manuale di cultura generale, una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.

I BEST SELLER

  • La felicità è possibile Migliorare la propria personalità per migliorare la propria vita
  • Il manuale completo della corsa Per sapere proprio tutto sulla corsa
  • Correre per vivere meglio Correre per la salute: dal principiante all'agonista
  • Il metodo Albanesi Per imparare a mangiare bene e fare una sana attività fisica
  • Il manuale completo dell'alimentazione Per sapere proprio tutto sull'alimentazione
  • Migliora la tua intelligenza Intelligenti non si nasce, si diventa!
  • Capire gli scacchi Tutto ciò che serve per diventare esperti del "nobil giuoco"
  • Il manuale completo della maratona Lo strumento migliore per affrontare una maratona
  • Gli altri nostri libri...


I NOSTRI SOCIAL NETWORK

Twitter FacebookYouTubeFeed

Il gruppo dei nostri amici


IL METEO


Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2019 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati